La diffusione della peste suina africana (PSA) rischia di creare gravi danni all’economia regionale. Ecco perché la consigliera regionale Giulia Pigoni (di Italia Viva) ha presentato stamattina in Aula un’interrogazione a risposta immediata per chiedere un intervento deciso di Regione Emilia-Romagna e Governo.

“Le implicazioni che la PSA determinerebbe sarebbero a dir poco drammatiche – commenta Pigoni – vista la presenza di una filiera produttiva suinicola di grande importanza. L’export italiano del settore è di 601 milioni di euro e il 53% del fatturato relativo ai prodotti a base carne Dop e Igp è attribuibile all’Emilia-Romagna”.

Proprio la fortissima vocazione all’export sarebbe duramente penalizzata dal rischio di blocchi che si determinerebbe nel caso di diffusione della PSA.

Puntuale è arrivata la risposta dell’Assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi: “Abbiamo posto da tempo il problema e chiesto interventi, la Regione monitora la questione, ma purtroppo dobbiamo rilevare che il commissario straordinario nazionale aspetta ancora di essere confermato nella pienezza dei suoi poteri da parte del Governo e non ha ancora utilizzato le risorse previste fin dal dicembre 2022 per le attività di contrasto alla diffusione della peste suina africana”.

La Regione Emilia-Romagna ha chiesto da tempo al Governo di dichiarare lo Stato d’emergenza nazionale, non è stato fatto: in caso di risposta affermativa, si sarebbe potuto operare meglio e in tempi più celeri.

“Attraverso interventi per evitare il rischio di contagio e investimenti per la prevenzione – commenta Pigoni – la Regione sta facendo la sua parte. Il Governo, come per altri gravi problemi riscontrati in passato nel nostro territorio, invece no. È ora che si muova, prima che sia troppo tardi”.

 

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