In nove anni il progetto didattico per la sicurezza stradale “ABC l’Autostrada del Brennero in Città” ha coinvolto 32.046  studenti e studentesse delle scuole superiori, 32.046 giovani che dunque hanno potuto comprendere cosa significa vedere un amico morire a 20 anni per aver pigiato troppo sull’acceleratore. O un parente investito da un’auto condotta da qualcuno che chattava al cellulare.

Dunque 32.046 ragazzi e ragazze che ormai sono alla guida con una consapevolezza maggiore dei rischi e dell’importanza di rispettare le regole una volta al volante. Forte dei risultati conseguiti il progetto promosso da Autostrada del Brennero con la Polizia Stradale prosegue con l’edizione numero dieci, che oggi ha fatto tappa a Vignola, coinvolgendo 524 alunne e alunni delle scuole secondarie di secondo grado al teatro Ermanno Fabbri e altri 41 in collegamento dalle loro classi. La rassegna ha già toccato nelle scorse settimane quattro centri di altrettante province attraversate dall’A22 con l’obiettivo di avvicinare gli studenti, prossimi alla patente, al codice della Strada, offrire loro gli strumenti per una corretta valutazione del rischio e promuovere un comportamento responsabile quando si viaggia in autostrada. All’appello manca solo la Provincia di Verona, dove giovedì, a Villafranca, si concluderà il “tour formativo” di quest’anno.

“In queste dieci edizioni – ha commentato l’Amministratore Delegato di Autobrennero Diego Cattoni – abbiamo ottenuto e stiamo ottenendo risultati straordinari, sensibilizzando migliaia di giovani ai temi della sicurezza stradale. Autostrada del Brennero ha un tasso di incidentalità nettamente più basso della media italiana, ma non ci accontentiamo: il nostro obiettivo è ottenere valori prossimi allo zero e il progetto ABC, accanto agli investimenti in tecnologia, innovazione e manutenzione, è uno degli strumenti attraverso cui portiamo avanti questa strategia”.

“Gli accorgimenti che questa mattina cercheremo di dare insieme – ha osservato Simonetta Lo Brutto, Dirigente del Compartimento Polizia Stradale per l’Emilia Romagna – hanno un obiettivo chiaro: vivere in sicurezza la strada, l’ambiente comune in cui voi vi muovete e in cui noi, Polizia Stradale e Autostrada del Brennero, lavoriamo. Per farlo non c’è una formula magica, ma ci sono delle regole da rispettare che attraverso l’azione di educazione e sensibilizzazione che faremo oggi insieme auspichiamo vi diventino sempre più vicine”. La giornata si è aperta con i saluti istituzionali.

“Voglio ringraziare Autobrennero – ha commentato il Presidente della Provincia di Modena –  per questo importante appuntamento che si rinnova ogni anno anche qui, nel nostro territorio. Come Provincia, a fianco di Autobrennero e delle Forze dell’Ordine, il nostro impegno è quello di garantire strade sempre efficienti e sicure. I nostri studenti hanno l’opportunità di vedere e comprendere quali siano gli effetti devastanti di un incidente e le azioni necessarie a prevenirne le cause, perché solo con una guida responsabile e consapevole possiamo arginare questa piaga”.

E se il prefetto Alessandra Camporota ha fatto portare un saluto ai ragazzi, la sindaca di Vignola ha sottolineato la trasversalità delle tematiche connesse alla sicurezza poiché “attengono alla sfera della vita e della salute. Tutti, voi ragazzi che vi avvicinate alla strada ora ma anche noi adulti – ha detto – abbiamo bisogno di più consapevolezza e conoscenza: da questo dipende la salvaguardia della nostra e dell’altrui vita”.

Formula vincente non si cambia e dunque la mattinata si è suddivisa come sempre in due momenti. Un primo, più teorico, è stato gestito da due formatori, uno di Autostrada del Brennero e uno della Polizia Stradale. L’alternanza di consigli pratici – da come informarsi prima e durante il viaggio in autostrada a cosa fare in caso di guasto al veicolo – e di video con toccanti testimonianze o incidenti hanno impartito un ritmo avvincente ai 100 minuti formativi. Non sono mancate risate e qualche lacrima, a testimonianza di un alto coinvolgimento dei ragazzi, rinforzato dalla partecipazione, per classi, a un quiz in tempo reale sui temi trattati, distribuito attraverso la piattaforma Kahoot!. A rispondere meglio di tutti la 5B ITT del Primo Levi che si aggiudicherà un premio. La mattinata si è chiusa con la toccante testimonianza portata da Maria Assunta Partesotti dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada, la quale ha raccontato l’episodio che le ha cambiato la vita per sempre: “Mio figlio era un ragazzo preparato. Con una madre come me, che lavora nella polizia locale, conosceva tutte le regole. Ma è bastato infrangerle una sera: ha alzato il gomito e si è messo alla guida. E sono stati i miei colleghi ad avvisarmi che era morto sul colpo, sulla strada. A lui una seconda chance non è stata data: voi che siete ancora in tempo fate buon uso della vostra vita”.

La seconda parte, invece, più pratica ha permesso ai giovani di toccare con mano i rischi e i pericoli e le prassi virtuose dello stare al volante. Nel villaggio della sicurezza, allestito da ACI Modena, 118 Ausl di Modena, Pronto Soccorso ospedale di Vignola, Vigili del Fuoco, oltre ad Autobrennero e Polizia Stradale, i partner dell’iniziativa hanno fatto vivere a tutti i presenti, nelle varie postazioni, un frammento dell’esperienza di un incidente: dalla prova di frenata su un percorso ad hoc alle pratiche di soccorso alla simulazione – attraverso speciali visori -della guida in stato di ebrezza.

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