Al culmine di una violenta lite si era armato di un coltello attingendo al volto ed al capo l’ex compagna, una 52enne veronese, per poi dileguarsi. Una fuga durata poche ore quella di un 40enne marocchino residente in provincia di Verona che, la notte del 29 maggio scorso – come noto – era stato intercettato e fermato a Reggio Emilia dai carabinieri della sezione operativa della locale compagnia, congiuntamente ai colleghi di Rubiera, dopo una ininterrotta attività d’indagine e di ricerca svolta in piena sinergia con i carabinieri della compagnia di Caprino Veronese, nella cui giurisdizione la sera del 28 maggio si era consumato il grave fatto di sangue.

L’uomo, ricorrendone i presupposti di legge, era stato pertanto sottoposto a fermo di indiziato di delitto e ristretto nel carcere di Reggio Emilia, a disposizione della competente Procura, con le accuse di lesioni personali aggravate e deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso.

Le indagini dei carabinieri della sezione operativa della compagnia di Reggio Emilia, proseguite con il fine di accertare per quali motivi l’uomo dopo il grave episodio si fosse diretto nel reggiano, hanno consentito di accertare che lo stesso proprio nel reggiano ha trovato gli aiuti necessari  per proseguire la fuga all’estero. Aiuti che, stando alle indagini dei carabinieri, gli sono stati assicurati dalla sorella 32enne e dal cognato 38enne che ora sono stati denunciati alla Procura reggiana per concorso in favoreggiamento personale.

 

 

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