Rimasta senza approvvigionamento di mascherine una farmacista di Reggio Emilia, 48enne abitante in città, si è rivolta ad un’azienda del casertano, in considerazione che altri suoi conoscenti avevano già effettuato ordini poi andati a buon fine. Acquisiti i feedback positivi e aver visionato il sito internet dell’azienda, la donna si accordava con il titolare per l‘acquisto di 550 mascherine ffp3 e 1000 mascherine chirurgiche. Oltre alla mail utilizzata la prima volta, la farmacista ha avuto anche contatti telefonici con il titolare dell’azienda, dal quale riceveva rassicurazioni sulla consegna i cui termini stabiliti erano stati fissati per il 20 marzo.

Raggiunto l’accordo ed effettuato l’ordine la farmacista provvedeva, come convenuto, a saldare il dovuto girando il corrispettivo stabilito a favore dell’azienda. Passato il 20 marzo e non ricevendo la merce, dopo le innumerevoli rimostranze effettuate all’azienda la farmacia non ha mai ricevuto le mascherine ordinate, tanto che la stessa farmacia non vedendo arrivare le mascherine chiedeva di stornare il bonifico rinunciando di fatto all’acquisto. Anche in questo caso nonostante le promesse lo storno non veniva effettuato motivo per cui la donna, materializzato di essere vittima di una truffa, si è rivolta ai carabinieri della stazione di Reggio Emilia Santa Croce denunciando quanto accaduto. I militari di via Adua raccolta la denuncia supportata dalla documentazione comprovante l’acquisto, avviavano le attenzioni investigative sull’odierno indagato, nei cui confronti venivano acquisiti una serie di incontrovertibili elementi di responsabilità per il reato di truffa per la cui ipotesi il 41enne casertano, risultato amministratore unico dell’azienda, veniva  denunciato alla Procura reggiana.

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