Venerdì 21 novembre, alle ore 17.00, presso l’Auditorium Rita Levi Montalcini di via 29
Maggio a Mirandola, si terrà la presentazione ufficiale del progetto “Tempo di Crescere”,
un’iniziativa territoriale di ampio respiro dedicata al sostegno dello sviluppo infantile e al
contrasto della povertà educativa nell’Area Nord modenese
Un progetto per crescere insieme
Promosso dall’Unione Comuni Modenesi Area Nord (Camposanto, Cavezzo, Concordia
sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, San Felice sul Panaro, San Possidonio, San
Prospero) e dal Comune di Mirandola, in collaborazione con Azienda USL di Modena,
Direzione Didattica di Mirandola, gli Istituti Comprensivi del territorio e la Fondazione
Scuola di Musica Carlo e Guglielmo Andreoli, il progetto mira a costruire una vera
comunità educante che metta in rete scuole, servizi, famiglie e realtà culturali.
“Tempo di Crescere” nasce dalla necessità condivisa di affrontare il crescente aumento delle
fragilità evolutive e delle disabilità infantili registrate nel Distretto di Mirandola, dove negli
ultimi dieci anni le certificazioni ai sensi della legge 104/1992 sono cresciute del
126%, con un incremento marcato dei disturbi del linguaggio, del comportamento e dello
spettro autistico.
In questo contesto, l’obiettivo è “arrivare in tempo”: prevenire il disagio, rafforzare i
fattori di protezione e sostenere le famiglie, agendo in modo coordinato e multidisciplinare.
Il progetto, della durata di un anno – da novembre 2025 a ottobre 2026 – punta a
rafforzare la qualità e l’accessibilità dei servizi per l’infanzia, sostenere la genitorialità,
valorizzare le competenze di educatori e insegnanti e promuovere una rete educativa
territoriale stabile e collaborativa.
Fulcro del progetto è la creazione di un’équipe psicopedagogica multidisciplinare
composta da pedagogisti, psicologi, mediatori linguistici e culturali, psicomotricisti,
arteterapeuti, insegnanti della Fondazione Scuola di Musica e specialisti dell’AUSL,
come neuropsichiatra, logopedista e pediatra. L’équipe lavorerà in stretto contatto con
scuole e servizi educativi per individuare precocemente situazioni di fragilità, sostenere le
famiglie e offrire agli insegnanti strumenti e strategie operative.
Accanto a questo, nelle scuole dell’infanzia e primarie verranno realizzati interventi di
potenziamento didattico per favorire il successo formativo fin dai primi anni di scolarità,
con percorsi personalizzati dedicati alle competenze di lettura, scrittura, calcolo e sviluppo linguistico.
Grande attenzione sarà rivolta anche al coinvolgimento dei genitori. In ogni Comune
saranno proposti laboratori e incontri genitori-bambini, pensati come momenti di incontro,
gioco, musica e lettura, in particolare per i bambini dai 24 ai 36 mesi che non frequentano i
servizi educativi. Le biblioteche del territorio parteciperanno attivamente con il programma
Nati per Leggere, offrendo libri e materiali pensati per la prima infanzia.
Un’altra linea di intervento sarà dedicata all’alfabetizzazione e alla mediazione
linguistico-culturale, per favorire l’inclusione dei bambini di origine straniera e migliorare
la comunicazione con le famiglie, con la collaborazione del sistema bibliotecario e dei
volontari delle comunità locali.
Infine, un ampio programma di formazione congiunta coinvolgerà educatori, insegnanti
e operatori dei servizi socio-educativi. Gli incontri offriranno strumenti per riconoscere e
contrastare il disagio educativo, promuovere il benessere di chi si prende cura dei bambini
e valorizzare la relazione educativa attraverso la lettura, le parole, le storie e la musica.
Il progetto ha un valore complessivo di 198.567 euro, finanziato dall’Unione Comuni
Modenesi Area Nord, dal Comune di Mirandola, dalla Fondazione Cassa di Risparmio
di Mirandola, nonché da fondi nazionali e regionali per il sistema integrato 0-6 anni e per la
formazione del personale educativo.
“‘Tempo di Crescere’ è un progetto sperimentale e innovativo – spiega Marika Menozzi,
Assessora all’Educazione e Saperi Unione Comuni Modenesi Area Nord – che nasce dalla
volontà di costruire una rete solida tra tutti i Comuni dell’Area Nord, le scuole, i servizi e la
Fondazione Scuola di Musica. È un’iniziativa che affronta con coraggio la sfida delle fragilità,
unendo competenze e risorse per individuare precocemente i bisogni dei bambini e delle
famiglie. Con un investimento di quasi duecentomila euro, vogliamo rendere il nostro
territorio una vera comunità educante, capace di mettere al centro la crescita, la prevenzione e il benessere dei più piccoli”.
“‘Tempo di Crescere’ rappresenta un esempio concreto di come le istituzioni possano fare
la differenza – dice Letizia Budri, Sindaco di Mirandola – quando scelgono di camminare
insieme. Tutte le amministrazioni dell’Area Nord hanno creduto fortemente in questa
progettualità, riconoscendo nella crescita delle nuove generazioni una responsabilità
condivisa, che richiede visione, impegno e soprattutto collaborazione. Viviamo un tempo
complesso, in cui bambini e famiglie, così come educatori e insegnanti, si trovano spesso
ad affrontare sfide nuove e inattese. Con questo progetto vogliamo offrire loro non solo
strumenti e opportunità, ma una comunità che si prende cura, che ascolta, che accompagna.
“Tempo di Crescere” nasce da una convinzione profonda: che la crescita dei nostri bambini
sia il bene più prezioso che abbiamo e che nessuno possa farcela da solo”.
“La partecipazione dell’Azienda USL di Modena al progetto Tempo di Crescere – aggiunge
la dottoressa Annamaria Ferraresi, Direttrice del Distretto Ausl dell’Area Nord – conferma il
nostro impegno nel promuovere una risposta coordinata alle fragilità evolutive dell’infanzia.
La Neuropsichiatria infantile di Mirandola, con neuropsichiatri, logopedisti e psicologi, svolge un ruolo centrale nell’individuazione precoce dei bisogni e nel sostegno alle famiglie. Grazie a questo progetto potremo integrare ancora meglio il lavoro clinico con quello educativo, collaborando con scuole, servizi e amministrazioni per costruire una rete realmente capace di prevenire il disagio e promuovere il benessere dei bambini. È un passo importante per rafforzare la nostra comunità educante e per garantire ai più piccoli opportunità di crescita più solide e inclusive”.


