Dalla stampa di materiale pubblicitario per il “Carnevale alla Madonnina” promosso dalla Polisportiva al contributo economico per le lezioni di alfabetizzazione informatica proposte dall’Auser, passando per il sostegno all’iniziativa “Vivere il nostro oratorio” dell’Acli parrocchiale di Baggiovara e per la concessione della sala civica Curie all’associazione “Insieme in quartiere per la città” per gli approfondimenti sul dialetto modenese.

Sono solo alcuni dei 57 progetti, di cui 54 approvati e finanziati, proposti da 47 associazioni modenesi, accolti dal Comune nell’ambito del bando riservato alle realtà del terzo settore che entro il 31 maggio 2024 intendono realizzare azioni per la comunità nei quattro Quartieri di Modena col contributo, appunto, dell’Ente locale. “Sostenere le attività sul territorio sviluppate dai soggetti che fanno parte del tessuto sociale e associativo è uno degli obiettivi dell’Amministrazione – commenta l’assessora ai Quartieri Carmen Sagliano – e questo bando, che viene proposto con frequenza semestrale, ne è un’attestazione. Le realtà i cui progetti sono stati finanziati rappresentano un valore aggiunto e il coinvolgimento dei Quartieri nel percorso di valutazione delle iniziative contribuisce a certificare la rilevanza che hanno per la comunità”.

Il supporto non è solo economico (per complessivi 70.128 mila euro) ma include anche utilità diverse come l’esenzione dal Canone unico patrimoniale per iniziative di significativo interesse pubblico, la produzione e diffusione di materiale pubblicitario e l’assegnazione gratuita o a prezzo agevolato di una sala civica di Quartiere.

Nei giorni scorsi è stato pubblicato online (www.comune.modena.it/decentramento) l’elenco delle associazioni destinatarie del contributo; per accedere al sostegno occorreva presentare progetti incentrati su un cartellone diffuso di appuntamenti anche all’aperto, favorendo così l’aggregazione dei cittadini, e sullo sviluppo di iniziative dell’associazionismo incentrate sulla cultura, sulla socialità e sul benessere collettivo. Gli ambiti di intervento previsti dall’avviso pubblico riguardavano la progettazione di programmi di animazione territoriale, la promozione della vivibilità e della sicurezza, la valorizzazione dei beni comuni (patrimonio architettonico, artistico, culturale e ambientale), l’attenzione verso l’attività motoria, le azioni formative e informative su temi culturali, digitali, tecnologici e del benessere individuale, i progetti di contrasto alla dispersione scolastica e rivolti al sostegno delle famiglie e delle persone in difficoltà, i programmi di valorizzazione e incentivazione del volontariato e promozione della cittadinanza attiva.

Al termine della fase istruttoria sono stati dichiarati ammissibili e sottoposti alla successiva valutazione della commissione giudicatrice quasi tutti i progetti candidati – 57 su 61 – in un percorso di valutazione che ha coinvolto anche i Consigli dei Quartieri. Nel dettaglio, nel Quartiere 1 sono stati finanziati 15 progetti per un valore complessivo di 16.102 euro; 12 le proposte approvate nel Q2 (per 15.150 euro) e 10 nel Q3 (per 17.411 euro); mentre nel Q4 i progetti accolti sono stati 17 (per 21.465 euro), per un totale di 54 progetti finanziati.

Le attività spaziano dai momenti di socialità (“Anima quartiere” con l’associazione di volontariato Aisla) allo sport (il corso di taekwondo per integrazione sociale dedicato ai bambini dell’Accademia di taekwondo), dall’inclusione (sostegno a persone con demenza e al caregiver con l’associazione G.p. Vecchi) alla cultura (“Opera tra i banchi di scuola” con l’associazione Actea), fino alla storia locale (“La Cittadella: storia e storie di un angolo della città” con l’Anpi).

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