Un’immagine del Caritas Baby Hospital

Ci sarà la stella della pallavolo modenese Bruno e l’allenatore del Modena FC Paolo Bianco, ma anche l’ex calciatore Marco Ballotta, il pilota Ferrari/Maserati Andrea Bertolini, l’allenatore del Sassuolo Calcio Alessio Dionisi e il vicepresidente del Modena Fc Matteo Rivetti. Sono alcuni dei campioni che il prossimo 4 dicembre si ritroveranno a partire dalle 20 al PalaMolza di Modena per la Partita della Stella, una grande festa di sport e solidarietà giunta all’ottava edizione che ha l’obiettivo di sostenere l’ospedale pediatrico e l’orfanotrofio di Betlemme che da anni offrono assistenza ai bambini palestinesi.

L’iniziativa, che assume un significato particolare per ciò che sta avvenendo nell’area, è patrocinata dal Comune di Modena, dalla Provincia di Modena e dalla Municipalità di Betlemme, e organizzata da “Un ponte verso Betlemme” e “Rock no war”. Il programma dell’evento è stato presentato nel corso di una conferenza stampa in Municipio dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli, dalle assessore Grazia Baracchi (Sport) e Ludovica Carla Ferrari (Promozione della città e turismo) e da Stefano Prampolini di “Un ponte verso Betlemme”. Presenti anche Davide Vaira, direttore sportivo, Andrea Russo, direttore generale e segretario del Modena Calcio, Alberto Casadei, team manager Modena Volley, rappresentanti di Panathlon e di altri soggetti coinvolti nell’iniziativa. Come nelle edizioni passate, i partecipanti alla Partita della Stella verranno divisi in quattro squadre, che quest’anno saranno: “Modena Volley”, “Modena Calcio”, “Modena e dintorni” e “Panathlon”. L’ingresso sarà a offerta libera.

La partita della Stella, sospesa a partire dal 2020 a causa della pandemia e sostituita con la Staffetta della Stella, da quest’anno si affianca alla maratona che si è già svolta tra settembre e ottobre, condividendone gli obiettivi: raccogliere fondi per l’ospedale pediatrico Caritas Baby Hospital di Betlemme e per l’orfanotrofio Hogar Ninos Dios, gestita dalle suore dell’ordine del Verbo Incarnato, che da anni si occupano dei ragazzi con disabilità fisiche e mentali abbandonati dalle loro famiglie. Quello tra Modena e Betlemme è un legame forte, che non si è mai fermato neanche negli anni segnati dalla pandemia, ma ha proseguito cambiando la modalità del progetto, e che oggi, con la guerra in Israele, rappresenta un sostegno ancora più importante. In questi due luoghi, negli ultimi anni, sono arrivati 300 mila euro, raccolti grazie alle iniziative organizzate a Modena dalle due associazioni.

IL PROGRAMMA DEL TORNEO BENEFICO

La sera di lunedì 4 dicembre per la Partita della Stella al PalaMolza di Modena si disputeranno due semifinali e due finali, dirette da arbitri messi a disposizione dal Csi. Tutte le partite si svolgeranno in due tempi da 6 minuti che, in caso di parità, si risolveranno ai calci di rigore. Ai vincitori la “gloria”, il divertimento e la soddisfazione di aver partecipato. Per tutti coloro che scendono in campo o in panchina prodotti tipici locali, come Aceto balsamico del Duca e lambrusco della cantina di Carpi e Sorbara, oltre al Parmigiano Reggiano del Caseificio Quattro Madonne che verrà offerto a tutti i presenti durante la serata.

Le quattro squadre (“Modena Volley”, “Modena Calcio”, “Modena e dintorni” e “Panathlon”) saranno composte da giocatori ed ex giocatori di calcio e pallavolo, oltre a piloti e a personale degli staff tecnici. A condurre la serata sarà Antoine, storico speaker di eventi sportivi, e madrina dell’evento sarà Rita Cuccuru, atleta paralimpica di triathlon. La serata prenderà il via con la presentazione delle squadre, i cui giocatori saranno accompagnati in campo dai bambini della scuola calcio U.S. Monari, e con il saluto del sindaco Gian Carlo Muzzarelli intervistato dalla giornalista Valentina Lanzilli. Al termine della competizione sarà firmato l’assegno del ricavato di tutte le azioni organizzate nell’anno 2023 da “Un ponte verso Betlemme” e da “Rock no war” per aiutare il Caritas Baby Hospital e l’Hogar Nino Dios di Betlemme, ospedale pediatrico e orfanotrofio a ridosso del muro che separa Betlemme da Gerusalemme.

La Partita della Stella ha il patrocinio del Comune di Modena, Provincia di Modena, della Municipalità di Betlemme. Fondamentale è il sostegno degli sponsor al progetto: Emilbanca, Panathlon, Acer, Expert.ai, Mollificio Modenese, Aceto Balsamico del Duca, Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, Gep Informatica, Domus Assistenza, Cna, Confesercenti, Lapam Confartigianato, Confcommercio Modena, Confcooperative Terre d’Emilia, Hola Check, Cooperativa Sociale Scai, Caseificio 4 Madonne, Gruppo Assimoco, Tironi Power Transformers, Bulloneria Emiliana, Cantina di Carpi e Sorbara, Tradizione e sapori di Modena, associazione di promozione sociale “La San Nicola”, Modena F.C e Modena Volley.

CARITAS BABY HOSPITAL E HOGAR NINO DIOS

Il Caritas Baby Hospital di Betlemme e l’Hogar Nino Dios – a cui andranno le offerte raccolte con la “Partita della Stella” del 4 dicembre al PalaMolza di Modena – sono un ospedale e un orfanotrofio che si trovano a Betlemme a pochi chilometri di distanza. Quest’anno, in particolare, l’ospedale pediatrico ‘compie’ 70 anni di attività e, per l’occasione, è stata lanciata una raccolta fondi del valore di 10.500 euro, volta a sostenere le cure di almeno 70 bambini, uno per ogni anno della struttura.

Il Caritas Baby Hospital di Betlemme è l’unica struttura ospedaliera pediatrica presente in territorio palestinese, situata accanto al muro di divisione fra la città della Natività e Gerusalemme, e accoglie bambini bisognosi di cure senza distinzione di religione o nazionalità. Privo di sovvenzioni governative, vive unicamente grazie a donazioni private. L’ospedale, che conta 40mila visite ogni anno e 82 posti letto, ospita e cura bambini per lo più colpiti da malattie gastrointestinali, dovute all’acqua non potabile nei campi profughi, cardio-respiratorie, conseguenza della mancanza di riscaldamento nei mesi invernali e malformazioni, frequenti a causa dell’unione in matrimonio di primi cugini. Dal 1952 questo luogo, situato a pochi passi dal muro che Israele ha costruito per dividersi dai territori palestinesi, ha salvato la vita di migliaia di bambini, che non avrebbero altro posto in cui essere curati in una situazione di continua difficoltà a causa del muro di cemento alto 9 metri e lungo più di 900 chilometri, dove al check point devono fermarsi anche le ambulanze.

Dal 2017 l’associazione “Un ponte verso Betlemme” ha deciso di donare parte dei fondi raccolti, oltre che all’ospedale pediatrico, anche all’orfanotrofio Hogar Nino Dios a pochi chilometri di distanza dal Baby Hospital. Anche questa struttura, gestita con amore dalle suore del Verbo Incarnato, vive di Provvidenza e senza alcun sostentamento pubblico. Nella Casa sono accolti in via permanente bambini e ragazzi che intraprendono anche un percorso assistenziale e riabilitativo. In un contesto già povero e caratterizzato da una situazione endemica di violenza e tensione come quello palestinese, i bambini disabili e affetti da malformazioni spesso vengono abbandonati dalle famiglie che vedono nell’handicap un disonore. Le madri non sanno come far fronte alle disabilità dei figli a causa della mancanza di una cultura dell’assistenza verso i più deboli e sfavoriti.

Con la Staffetta della Stella, la maratona di sport e solidarietà lunga 3.720 chilometri, la distanza che separa Modena da Betlemme, che si è svolta tra settembre e ottobre, con la quale sono stati raccolti fondi destinati anche a un terzo progetto arrivato a conclusione: la realizzazione di una nuova area giochi per i più piccoli in città. “Diventiamo grandi insieme” – questo il nome del progetto – è stato curato dall’associazione no profit Pro Terra Sancta, presente laddove risiedono i frati francescani in Medio Oriente. Il progetto, per un valore di circa 10 mila euro, ha visto riabilitare l’area giochi che si trova nell’Azione Cattolica, fino a pochi anni fa luogo vivo dove quotidianamente si riunivano decine di bambini. La maratona, che doveva concludersi il 20 ottobre in Terra Santa con il percorso degli ultimi tre chilometri da parte di una delegazione modenese, vista la guerra in Israele, ha visto l’atto conclusivo al campo di atletica gestito dalla Fratellanza.

Hogar Nino Dios

È possibile fare donazioni per il Caritas Baby Hospital di Betlemme e l’Hogar Nino Dios sul conto corrente aperto presso Bper filiale di Formigine intestato a Rock No War – Un ponte verso Betlemme Iban IT18T0538766781000003081554.

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