L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena aderisce alla “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” che si celebra in tutto il mondo sabato 25 novembre, perché la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di violenza e abuso costituiscono una priorità per il Servizio Sanitario Nazionale, in sinergia con le altre Istituzioni. Gli ospedali dell’AOU di Modena fanno parte della rete ONDA e partecipano anche alla Terza edizione dell’Open week contro la Violenza sulle Donne nella settimana dal 22 al 28 novembre. A conclusione dell’Open Week, al Policlinico e all’Ospedale Civile verranno inaugurate due istallazioni dedicate al tema della violenza sulle donne.

Da oggi, 23 novembre fino al 28 novembre, le sale di attesa del Pronto Soccorso del Policlinico di Modena e dell’Ospedale Civile di Baggiovara ospiteranno info-point attivi dalle 8,00 alle 20,00 dove il personale distribuirà materiale informativo fornito dalla Casa delle donne di Modena.

In particolare, verranno fornite informazioni relative al percorso dedicato all’accoglienza, diagnosi e trattamento delle donne vittime di violenza sessuale che prevede la “centralizzazione” presso l’Accettazione Ostetrico-Ginecologica del Policlinico di tutti i casi di violenza sessuale che giungono all’attenzione delle strutture sanitarie pubbliche della provincia di Modena. Il percorso definisce le modalità più adeguate di accoglienza e di gestione iniziale del caso a prescindere dalla struttura sanitaria provinciale di accesso e prevede la centralizzazione di tutti i casi presso il Policlinico per una completa gestione clinica e immediata tutela giuridica della vittima. Prevede inoltre la possibilità di attivazione di successivi percorsi di continuità assistenziale, di tipo sociale e di supporto psicologico.

L’obiettivo è assicurare una gestione omogenea di tutte le vittime di violenza sessuale che afferiscono alle varie Strutture sanitarie della provincia di Modena, grazie ad una stretta connessione e collaborazione tra il Policlinico di Modena, le Strutture Ospedaliere e i Servizi Territoriali provinciali.

Nel 2022, in Ginecologia il protocollo è stato attivato 32 volte (in 9 casi si trattava di minori). Nei primi 10 mesi del 2023 lo abbiamo attivato 36 volte (in 11 casi si trattava di minori). A questi si aggiungono 60 casi di violenza di genere gestiti nei primi nove mesi del 2023 dal Pronto Soccorso del Policlinico (nello stesso periodo del 2022 erano stati 56) e i 42 casi gestiti nei primi 9 mesi del 2023 dal Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Baggiovara (nello stesso periodo del 2022 erano stati 33).

Il Servizio Psicologia Ospedaliera dell’AOU di Modena, diretto dalla dottoressa Paola Dondi, ha aderito quest’anno alle iniziative dell’Open Week per accogliere la dimensione relativa al “costo emotivo” legato all’esperienza traumatica di malattia e alla sua gestione da parte della donna che deve mantenere, ciononostante, elevate perfomances in ambito familiare, lavorativo e sociale. Per prenotare il colloquio è necessario scrivere una mail all’indirizzo psicologia.ospedaliera@aou.mo.it comunicando un recapito telefonico. Sarà cura dei professionisti richiamare l’utente per fissare il colloquio telefonico o in videochiamata.

Un po’ di storia

La giornata contro la violenza sulle donne è un’opportunità per poter riflettere sulla necessità di garantire ad ogni bambina, adolescente e donna il diritto di poter vivere una vita Libera senza incorrere in violenze fisiche, sessuali, verbali e psicologiche da parte della sfera maschile; uomini che spesso non sono sconosciuti ma sono mariti, compagni, figli, amici.

Il 25 novembre di ogni anno si celebra questa ricorrenza istituita dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 1999 per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale, nonché in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930 – 1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos per oltre 30 anni. Il 25 novembre 1960, infatti, le sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare. Condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze furono torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, per simulare un incidente.

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