La realtà agronomica nacque come facoltà di Agraria nel 1998 per poi rientrare, a seguito della riforma Gelmini, nel Dipartimento di Scienze della Vita.

L’offerta didattica del percorso agroalimentare oggi vede un corso di Laurea Triennale in Scienze e tecnologie agrarie e degli alimenti, due corsi di Laurea Magistrale in Controllo e sicurezza degli alimenti e in Sostenibilità integrata dei sistemi agricoli e un corso di Laurea Magistrale Internazionale Inter ateneo in Food Safety and Food Risk Management.

L’anniversario sarà celebrato con un incontro dal titolo “25 anni del percorso universitario agroalimentare di Reggio Emilia. Passato, presente e futuro” che si terrà venerdì 27 ottobre 2023 alle ore 15.00 al Padiglione Besta del Campus San Lazzaro (via Amendola, 2) a Reggio Emilia.

Il programma sarà aperto dai saluti istituzionali del Prorettore prof. Giovanni Verzellesi, della Direttrice del Dipartimento di Scienze della Vita prof.ssa Lorena Rebecchi, dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna Alessio Mammi, dell’Assessora alle Politiche per la Sostenibilità del Comune di Reggio Emilia Carlotta Bonvicini, dell’Assessora a Educazione, Conoscenza, Città universitaria e Sport del Comune di Reggio Emilia Raffaella Curioni, dell’Assessora a Commercio, Attività produttive, Valorizzazione della Città Storica Maria Francesca Sidoli e del Presidente della Fondazione Manodori Leonello Guidetti.

E’ davvero un appuntamento importante -commenta il Prorettore di Reggio Emilia, prof. Giovanni Verzellesiquello organizzato dal Dipartimento di Scienze della Vita per celebrare i 25 anni della presenza nella sede reggiana del nostro Ateneo di percorsi universitari nel campo delle scienze agroalimentari. Sarà un’occasione per rendicontare i contributi che questa area di Unimore ha dato in termini di formazione, ricerca e collaborazione con il territorio e, allo stesso tempo, per delineare gli scenari futuri di un settore così cruciale per il raggiungimento degli obiettivi dello sviluppo sostenibile”.

 “L’offerta didattica in ambito agro-alimentare del Dipartimento di Scienze della Vita, – afferma la  prof.ssa Lorena Rebecchi rappresentata da un corso di laurea triennale interclasse e da tre corsi di laurea magistrale di cui uno internazionale inter ateneo, offre agli studenti e alle studentesse un ambiente di studio stimolante con un’ottima possibilità di interazione con i docenti  e una solida preparazione culturale di base ed applicata che consente loro di inserirsi, subito dopo il conseguimento del titolo di studio, nelle realtà produttive della Food Valley della nostra Regione, ma anche  a livello nazionale e internazionale”.

Il percorso Agroalimentare a Reggio Emilia è stato attivato nel 1998 con la nascita dell’allora Facoltà di Agraria, istituita nel momento in cui l’Ateneo di Modena è diventato un Ateneo a rete di sedi con la denominazione di Università di Modena e Reggio Emilia. Nonostante la presenza sul territorio Regionale delle vicine Facoltà di Agraria di Bologna, Parma e Piacenza e la presenza di un Corso di Laurea in Produzioni Animali dell’Università di Bologna a Reggio Emilia, – afferma il prof. Domenico Pietro Lo Fiego –  il percorso Agroalimentare di Modena e Reggio Emilia è stato in grado di differenziarsi da quelli degli altri Atenei vicini radicandosi sempre di più sul territorio ed attraendo studenti provenienti da tutto il territorio nazionale, nonostante le dimensioni ridotte del corpo accademico”.

Alle 15.45 il prof. Domenico Pietro Lo Fiego racconterà “L’Evoluzione del percorso universitario agroalimentare a Reggio Emilia”, mentre dalle ore 16.15 vi sarà un ampio momento dedicato alle testimonianze di Luca Casoli, Direttore Consorzi fitosanitari provinciali di Modena e Reggio Emilia, di Fausto Papa, Presidente del Gruppo Agroalimentare di Unindustria Reggio Emilia, di Andrea Bezzecchi, Vice-Presidente Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia DOP, di Giorgio Catellani, Presidente Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano sede di Reggio Emilia e degli alumni Veronica Agosti (Cantina di Santa Croce); Davide Bulgarelli (Università di Dundee, Scozia); Marco Iotti (consulente); Giorgia Leardini (COMAL); Irene Margini (Italpizza); Elena Pedroni (insegnante); Domenico Ronga (Università di Salerno); Giacomo Vaccari (Consorzio Fitosanitario di Modena).

Le scienze agrarie e agroalimentari negli ultimi 25 anni hanno visto una maggiore integrazione di tecnologie avanzate, una crescente attenzione verso la salvaguardia dell’ambiente e una maggiore flessibilità nell’adattare le pratiche agricole e industriali alle sfide del mondo moderno. Questi cambiamenti – spiega il prof. Domenico Pietro Lo Fiegosono stati guidati da una combinazione di progressi scientifici, esigenze di mercato e preoccupazioni ambientali. L’uso di tecnologie avanzate come droni, sensori, GPS e sistemi di tracciamento satellitare hanno trasformato la gestione delle coltivazioni. Mediante tecniche di agricoltura di precisione oggi è possibile monitorare la crescita e le esigenze delle piante e degli animali in tempo reale, adattando le tecnologie in modo mirato con risparmio di molte risorse naturali. L’agricoltura deve affrontare sfide sempre più complesse volte a contrastare i cambiamenti climatici in atto e rendere le produzioni sempre più ecosostenibili. Questo richiederà un notevole sforzo al settore della formazione e della ricerca Agroalimentare”.

L’evento sarà trasmesso anche in streaming attraverso Microsoft Teams, codice 7f2eq13

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