Il Parlamento europeo ha approvato il testo del regolamento per le indicazioni geografiche dei prodotti artigianali ed industriali, il cosiddetto Regolamento IG No food, nella versione definita. Dopo un lungo iter di approvazione è stata definita ogni tappa del processo legislativo, con l’obiettivo di garantire il miglior grado di tutela delle eccellenze artigiane e del legame con il territorio. Il Regolamento IG No food, tra le altre cose, prevede procedure efficaci di controllo e verifica per la protezione delle IG grazie all’introduzione di un sistema basato sull’autodichiarazione e facilita le procedure di registrazione delle IG in particolare per le piccole e medie imprese. Inoltre il Regolamento fa sì che la protezione delle IG si applichi anche allo spazio dei nomi di dominio e all’ambiente online.

«Si tratta di un’altra significativa tappa della nostra battaglia per valorizzare l’identità delle produzioni artigiane che caratterizzano la multiforme cultura produttiva del nostro territorio – precisa Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianato –. Il Regolamento ha colto la necessità di riconoscere la biodiversità del nostro sistema imprenditoriale e dell’ecosistema territoriale in cui le aziende operano. Grazie all’azione dell’associazione, il tema è stato posto al centro delle disposizioni, vincolando tra l’altro la Commissione europea a tenerlo in debita considerazione quando, tra cinque anni, valuterà i risultati del regolamento».
«Oltre a costituire un primo punto fermo nell’impegno dell’Unione per la promozione e la difesa dell’artigianato locale – continua Daniele Mazzini, artigiano artistico pavullese e membro della giunta esecutiva Lapam Confartigianato –, il futuro regolamento mantiene la differenza tra prodotto artigianale ed industriale, in linea con la legislazione italiana. Inoltre è stato posto il giusto accento sul legame con il territorio: questo, infatti, costituisce sia un requisito che un obiettivo dell’indicazione geografica. Come artigiano credo che sia un passo importante nel tutelare il nostro lavoro, che unisce qualità, eleganza e maestria. Valori tipici degli artigiani che, al giorno d’oggi, vengono sempre più sacrificati in nome di un consumismo che ha visto un’eccessiva accelerazione nel contesto attuale».

 

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