Il presidio territoriale dei servizi sociali è una struttura di prossimità per i cittadini del Comune di Formigine, come dimostrano i dati relativi al funzionamento del servizio nei primi sette mesi dell’anno.

Il totale degli accessi presso lo sportello sociale ubicato in via Unità d’Italia, nel periodo considerato, è pari a 2.866. Il valore complessivo dei contributi economici erogati (per esempio: integrazioni a rette, patti di cittadinanza, trasporti, etc.) raggiunge quasi i 400mila euro per circa 900 destinatari.

Le famiglie con figli minori rappresentano il maggior numero di beneficiari di aiuti, sia per numero di contributi (254) che di nuclei; ma in termini di valore economico, i contributi più consistenti sono quelli erogati a favore di persone con disabilità (più di 92mila euro) e agli anziani (più di 80mial euro), per supportare i percorsi di autonomia, assistenza al domicilio o all’interno di strutture residenziali.

In generale, la problematica più sentita sul territorio formiginese, è quella della casa: la difficoltà ad affittare a prezzi sostenibili, l’aumento dei costi di mantenimento (affitti, utenze, spese condominiali), i procedimenti di sfratto per morosità e per finita locazione,  pesano sempre di più su tutti i target della popolazione.

Il Comune di Formigine si sta attivando in diversi ambiti per offrire risposte concrete, anche attraverso l’aumento del numero di alloggi da destinare a famiglie con fragilità. A  questo proposito, alla fine dello scorso mese di luglio il Consiglio dell’Azienda Casa Emilia

Romagna della Provincia di Modena ha deliberato di trasferire gratuitamente come  patrimonio di edilizia residenziale pubblica al Comune di Formigine 17 alloggi (dei quali  due saranno a disposizione dopo la ristrutturazione mentre gli altri 15 ospitano già famiglie con fragilità).

Commenta l’Assessore ai Servizi sociali Roberta Zanni: “Lo scorso anno il Comune di Formigine ha destinato al sociale più di 5milioni di euro, e questa spesa è destinata a salire per far fronte alle richieste di famiglie in cui il problema casa, disabilità, anziani non autosufficienti e fragilità economiche di ogni tipo crea un aumento della povertà. Occorre tener conto e continuare a far fronte a situazioni di grave fragilità che non possono accedere neppure all’ultima misura governativa della carta acquisti, che esclude famiglie con grandi difficoltà economiche”.

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