Nell’ambito del Progetto Europeo ENABLE (Early Network-based Action against violent Behaviours to Leverage victim Empowerment) di cui si è tenuta la conferenza finale lo scorso 16 giugno presso la Direzione Centrale Anticrimine, progetto che si fonda sull’esigenza di diffusione del protocollo di collaborazione tra le Questure ed i centri specialistici per la presa in carico delle persone ammonite dal Questore, la Questura di Reggio Emilia nella persona del Questore, Dirigente Superiore di  Pubblica Sicurezza Dott. Giuseppe Ferrari, ha stipulato con C.I.P.M. Emilia Impresa Sociale, nella persona del Presidente, Dottoressa Merli Silvia, il Protocollo d’intesa in materia di violenza di genere.

Il Protocollo Zeus è infatti un’intesa in materia di atti persecutori e maltrattamenti che ha lo scopo di intercettare le condotte a rischio. Il nome del progetto evoca il “primo maltrattante (noto) della storia”, la cui modalità di dominio e verticalismo nelle relazioni costituisce un monito da cogliere: perché gli Zeus in erba non si trasformino in despoti è necessario troncare sul nascere il loro agire inadeguato e violento. Il trattamento è volto al miglioramento della gestione delle emozioni, nella convinzione che intervenire all’inizio della spirale della violenza è determinante per prevenire la degenerazione dei primi atti, affinché colui che li ha commessi possa “fermarsi prima”.

Il protocollo prevede una sinergia particolare tra operatori della questura e del Cipm coinvolti nell’intervento di prevenzione. Il questore, ammonita la persona, la “invita formalmente” a prendere contatto con gli operatori del Cipm per accedere ad un percorso – gratuito – di riflessione sulle sue condotte moleste, per esempio sulla difficoltà nel controllo della rabbia.

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