Ha preso il via in questi ultimi mesi il nuovo servizio di accompagnamento dei piccoli disabili in cura presso l’equipe multidisciplinare del Programma Bambino Cronico Complesso dell’Azienda USL di Bologna e della Terapia Intensiva Neonatale, ogni giorno in prima linea nella diagnosi, nella cura e nell’assistenza dei pazienti pediatrici disabili.

Il servizio, nato dall’ascolto partecipativo ed inclusivo dei bisogni dei bambini, delle loro famiglie e del personale sanitario, è stato avviato da DisHub – la neonata Associazione per la Disabilità Pediatrica – che ha potuto acquistare un pullmino attrezzato grazie ad un’importante donazione in memoria di Alessandro Venturi.

Un circolo virtuoso, un volano di solidarietà messo in moto da una famiglia che nel dolore della perdita di un proprio caro ha aperto le braccia, donando concretamente speranza e sollievo a bimbi con disabilità e a chi se ne prende cura ogni giorno: famiglie e personale sanitario.

Il pullmino – un Ducato Combinato MH2 attrezzato e omologato per il trasporto di pazienti disabili del valore economico di 55000 euro – ha da poco iniziato a percorrere le strade del bolognese grazie al sostegno di volontari che, su segnalazione del personale medico-infermieristico del Programma Bambino Cronico Complesso dell’Azienda USL di Bologna, si occupano ogni giorno del trasporto dei bimbi e delle loro famiglie da casa al luogo di cura.

Una donazione in grado di rispondere alle esigenze concrete dell’equipe di professionisti dell’Azienda USL che si prendono cura ogni giorno di 170 bambini cronici, con patologie gravi, inguaribili: malattie d’organo irreversibili, malattie genetico metaboliche evolutive, cardiopatie congenite inoperabili, gravissimi danni causati da asfissia perinatale, meningiti o conseguenze di traumi irreversibili. La squadra di professionisti – composta da 4 medici, 8 infermieri, 2 fisioterapisti e 3 logopedisti – viaggia infatti ogni giorno in tutti i Distretti sanitari dell’Azienda USL (dal centro città all’appennino) per portare cure e sollievo a questi bimbi e alle loro famiglie. Un’attività che prevede, da un lato, un approccio multidimensionale, finalizzato al miglioramento della qualità di vita di tutto il nucleo famigliare che soffre al fianco del bambino, dall’altro, la stretta collaborazione con altre realtà territoriali come: la scuola, frequentata dalla maggior parte dei piccoli pazienti inguaribili, la Pediatria di Libera Scelta, la Neuropsichiatria Territoriale e la Riabilitazione dell’Età Evolutiva, la Pediatria Territoriale, il Servizio Sociale e il Servizio Infermieristico Domiciliare.

La quotidianità dell’equipe è infatti ripartita tra l’assistenza sul territorio e la cura in ospedale, mondi che talvolta possono sembrare distanti e che il pullmino di DisHub aiuta a mettere in relazione. Si apre dunque un nuovo viaggio che coinvolge la città di Bologna e il territorio limitrofo: un percorso di supporto, sostegno ed inclusione per rendere sempre più efficaci ed efficienti le reti di sostegno e assistenza per i bimbi disabili e i loro caregiver.

Si amplia il cerchio di relazioni nell’ambito della cura ed assistenza tra ospedale e territorio grazie alla partecipazione attiva di un nuovo attore del Terzo settore: DisHub, pronto a concorrere al miglioramento dei servizi, a promuovere una cultura condivisa sulla Disabilità grazie ad una vera e propria alleanza con l’equipe del Programma Bambino Cronico Complesso dell’Azienda USL di Bologna.

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