Un quadro strategico di azioni per lo sviluppo rurale in Emilia-Romagna, da realizzare attraverso 47 interventi articolati in 67 azioni, suddivisi in temi chiave come la competitività, l’ambiente e il clima, lo sviluppo del territorio, la conoscenza e l’innovazione.

E’ quanto illustrato giovedì 15 giugno dall’assessore regionale all’agricoltura Alessio Mammi nella sede della Provincia di Modena insieme ai dirigenti regionali, nel presentare il nuovo Piano di sviluppo rurale 2023-2027 ai sindaci del territorio, alle associazioni che rappresentano le imprese agricole e agroalimentari e agli ordini professionali.

Per il presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia, presente all’incontro «l’agricoltura oggi, è un settore fortemente esposto alle fragilità del nostro assetto territoriale e gli aventi meteorologici di queste settimane dimostrano quanto sia essenziale intervernire in maniera strategica per tutelare intere filiere produttive. La provincia di Modena vanta numerosi prodotti igp e dop, contribuendo in modo determinante allo sviluppo economico delle nostre comunità, serve quindi garantire un modello di crescita che tuteli ambiente, lavoratori e qualità del prodotto».

Il piano, in particolare, costituisce il secondo pilastro della politica agricola comune (Pac), finanziato dal Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), e favorisce lo sviluppo sostenibile delle zone rurali attraverso il raggiungimento di una serie di obiettivi, tra cui accrescere la competitività del settore agricolo e forestale, garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e l’azione per il clima, realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e comunità rurali, compresi la creazione e il mantenimento di posti di lavoro, promuovere e condividere conoscenze, innovazione e processi di digitalizzazione nell’agricoltura e nelle aree rurali incoraggiandone l’utilizzo.

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