Dalle prime ore del mattino di ieri, sono iniziati controlli presso le sale giochi e sale scommesse della provincia, disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Modena, nell’ambito del più ampio progetto denominato “Locali Sicuri”, iniziato il 13 marzo scorso con le verifiche presso gli esercizi pubblici.

La nuova campagna di prossimità è stata focalizzata questa volta presso le attività i cui avventori possono utilizzare apparecchi da intrattenimento, intendendosi, in senso più ampio,  sale giochi, sale scommesse e similari, situate nei 47 comuni del territorio modenese, con il proposito di tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica, di prevenire le infiltrazioni nel tessuto economico da parte della  criminalità organizzata, di contrastare il gioco d’azzardo (sino alla prevenzione della ludopatia), di proteggere la pubblica fede contro il rischio di frodi e, sopra ogni cosa, di salvaguardare i minorenni e i soggetti più vulnerabili dalla diffusione del gioco incontrollata, indiscriminata e senza regole.

Le attività di controllo si sono concentrate principalmente sull’identificazione delle persone frequentatrici delle predette attività, sino all’identificazione di quelle che gravitano nelle immediate adiacenze, così da accertare l’eventuale presenza di persone sospette, ricercate o comunque ritenute pericolose per la sicurezza dei cittadini.

I Carabinieri delle Tenenze e Stazioni della provincia di Modena, anche con il supporto degli equipaggi dei Nuclei Operativi e Radiomobile, hanno effettuato controlli presso 109 attività nel settore dei giochi e scommesse, non rilevando irregolarità, procedendo all’identificazione di 337 persone. Nel corso dei controlli, 119 persone sono risultate gravate da precedenti di polizia.

L’Arma di Modena, con questa nuova fase di controlli, si prefigge lo scopo di garantire la serena e sicura fruibilità anche delle sale da gioco e scommesse, da parte di tutti i cittadini, allontanando da quei luoghi ogni forma di criminalità.

L’iniziativa in argomento, nei casi di maggiore interesse, è funzionale anche a valutare la sussistenza dei presupposti per l’applicazione di provvedimenti di sospensione della licenza d’esercizio, ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza ovvero delle altre misure previste dal  D.P.R. n. 616 del 1977 in quelle strutture ove siano avvenuti disordini, che siano abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o il cui esercizio costituisca pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume.

 

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