Sarà il prof. Daniele Brunelli del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche di Unimore a rappresentare il nostro paese per la stesura del piano ambientale dell’Oceano Indiano sotto l’egida della International Seabed Authority (ISA), un’organizzazione internazionale indipendente delle Nazioni Unite, definita nel 1982 durante la United Nations Convention on the Law of the Sea (UNCLOS) e normata nel 1994 nell’Accordo relativo alla implementazione della sezione XI della Convenzione delle Nazioni Unite sulla Legge del Mare (1994 Agreement).

L’ISA è l’organizzazione attraverso la quale gli Stati Membri di UNCLOS organizzano e controllano tutte le attività relative alle risorse minerarie dei fondali oceanici (https://www.isa.org.jm/). Per fare ciò, l’ISA ha il mandato di assicurare l’esplorazione dei fondali oceanici per una effettiva protezione degli ecosistemi marini in relazione alle attività minerarie di deep-sea mining.

Il deep-sea mining è l’ultima frontiera della corsa dell’uomo alle risorse del pianeta. Gli oceani coprono 2/3 della Terra e sui fondali delle acque internazionali si trovano enormi giacimenti di metalli e minerali critici per l’industria moderna e l’economia come le terre rare, litio, nichel, ittrio, manganese e molti altri. Le tecniche di sfruttamento stanno maturando rapidamente e così l’interesse degli stati e compagnie minerarie, grandi produttori di elementi critici, che stanno sviluppando piani di sfruttamento intensivi.

In questo quadro, il prof. Daniele Brunelli è stato chiamato a collaborare alla stesura del piano di protezione ambientale dell’Oceano Indiano nell’ambito del Regional Environmental Management Plan (REMP), durante il convegno internazionale che si terrà a Chennai, India, nei prossimi 1-5 Maggio 2023.

L’Oceano Indiano – afferma il prof. Daniele Brunelli di Unimore – ha una estensione di 73,6 milioni di km2, pari al 14% della superficie del pianeta e a circa sette volte l’estensione dell’Europa. Copre l’area marina delimitata da Africa, India, Malesia, Australia e Antartide. La sua struttura geologica è estremamente complessa e negli ultimi anni è stata oggetto di studio di ricercatori e studenti del Dipartimento di Scienze Chimiche e Geologiche, grazie alla partecipazione a campagne oceanografiche internazionali in collaborazione con Francia, Germania, USA e Russia”.

La nomina da parte del Ministero degli Esteri del prof. Daniele Brunelli quale rappresentante dell’Italia segue la candidatura presentata dall’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del Consiglio Nazionale delle Ricerche, cui il prof. Brunelli è associato.

 

Daniele Brunelli

Il prof. Daniele Brunelli arriva a Unimore nel 2007 dopo aver svolto 4 anni di postdoc nei laboratori dell’Institut de Physique du Globe de Paris con cui collabora tuttora attivamente. Svolge ricerche sulle dorsali negli oceani Indiano e Atlantico. Ha partecipato a 17 spedizioni oceanografiche, è professore invitato all’Università Paris Diderot-Paris, all’Institut de Physique du Globe de Paris e all’Institut Universitaire Europeén de la Mer. È adjunct researcher al Woods Hole Oceanographic Institution di Boston e ricercatore associato al CNR–IGAG, Roma. Ha al suo attivo un centinaio di pubblicazioni su riviste internazionali tra cui Nature e Science e invited talk in varie università nel mondo.

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