I partner del progetto per i detenuti

Sviluppare e sperimentare un percorso di formazione e accompagnamento dei detenuti ai mestieri del teatro, dalla scenografia alle luci ai costumi, è il cuore del progetto europeo “All hands on stage. Theatre as a tool for profesionalism of immates” di cui è capofila il Teatro dei Venti di Modena, che ne è anche l’ideatore, che, con il patrocinio del Comune di Modena, vede la partecipazione di enti pubblici, istituzioni carcerarie e associazioni teatrali con sede in Germania, Polonia, Romania e Serbia.

Il progetto, che è cofinanziato dal programma Europa Creativa dell’Unione Europea e proseguirà per circa trenta mesi, fino a giugno 2025, ha preso il via ufficialmente questa mattina, mercoledì 1 febbraio, nel Palazzo Comunale di Modena, con la firma del Protocollo d’intesa che disciplina le attività di tutti i partner. Alla firma hanno partecipato i partner italiani: Simona Pugliese, capo area trattamentale della Casa di reclusione di Castelfranco; Anna Albano, direttrice della Casa circondariale Sant’Anna di Modena; Giuliano Barbolini, presidente di Emilia Romagna Teatro Fondazione; Aldo Sisillo, direttore del Teatro Comunale di Modena; Roberto De Lellis, direttore di Ater Fondazione. Presenti alla firma anche l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi e l’assessora ai Servizi sociali Roberta Pinelli.
Il titolo del progetto “All hands on stage” è ispirato a un detto marinaresco inglese (“all hands on deck”, letteralmente tutte le mani sul ponte) che si usa per dire che bisogna che tutti si impegnino a fondo per raggiungere un obiettivo. E, insieme alla professionalizzazione dei detenuti attraverso il teatro, il progetto si pone anche l’obiettivo di rafforzare e valorizzare le competenze degli operatori che già svolgono attività teatrali in carcere, attraverso un confronto a livello europeo, e di sensibilizzare il pubblico e i principali stakeholders sull’importanza di questo nuovo percorso non solo per i detenuti ma per la società.
L’attività, che vede come partner enti di Berlino, Colonia, Timisoara, Belgrado, è diviso in due parti: nella prima, della durata di circa un anno, verrà svolta una ricerca artistica e amministrativa per la raccolta e il confronto di buone pratiche nell’ambito del Teatro carcere he porterà alla realizzazione di un Manuale. Nella seconda, si svolgeranno i percorsi di formazione veri e propri all’interno delle carceri e i tirocini in ambito teatrale finalizzati all’inserimento lavorativo.

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