Unimore organizza, il 10 e 11 novembre, il convegno “Nuovi orizzonti dell’inclusività: il politicamente corretto oltre l’igiene verbale”, con l’obiettivo di riportare il concetto di “Politicamente Corretto” su un terreno privo di connotazioni negative, ma caratterizzato da un sincero rispetto per tutte le possibili manifestazioni dell’esperienza umana. Il progetto è interamente ideato e organizzato da studenti e studentesse di tutti i cicli di dottorato in Scienze Umanistiche di Unimore.

Nel corso delle due giornate sono previsti tre Panel tematici: il giovedì si inizia alle 9.30 con “Linguaggio di genere, inclusività e pratiche discorsive discriminatorie”, sotto la direzione della Prof.ssa Cecilia Robustelli del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali di Unimore. Nel Panel si parlerà del dibattito contemporaneo sull’asterisco o lo schwa al posto dei morfemi flessivi che vede approcci queer (doppia declinazione maschile e femminile dei lessemi, de-corporeizzazione dei referenti, uso della forma impersonale) spesso contrapporsi al mondo degli “addetti ai lavori” o a buona parte d’esso. Ospite speciale di questo Panel sarà Federica Formato dell’Università di Brighton, con la relazione “Perché sì: linguaggio inclusivo tra identità, alleanza, conoscenze (socio)linguistiche e sistema”.

Nel pomeriggio spazio a “La ribellione al Politically Correct: Uso politico di una contro-ideologia (1980-2020)”, col coordinamento del Prof. Marco Cipolloni del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali. L’obiettivo di questo secondo Panel è fare luce sulla dimensione storica e politica del fenomeno, inquadrando non solo gli intrecci tra linguaggio, politica e contesto di enunciazione, ma ricostruire la dimensione strategica, storica e il portato culturale di questa ribellione. L’ospite del secondo Panel sarà Steven Forti dell’Universitat Autónoma de Barcelona con la relazione “Trasgressione, ribellione e parassitismo ideologico. Le nuove estreme destre ai tempi della modernità liquida”.

La giornata del venerdì sarà dedicata interamente alla trattazione di “Educazione, arte, retorica e narrazione nell’epoca della Cancel Culture e dell’#OwnVoices”. Il panel, coordinato dalla Prof.ssa Silvia Modena del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali, si propone di riflettere sulle modalità in cui si sono configurati ieri o si narrano oggi eventi e fatti sia in campo artistico, della non-fiction o del più ampio contesto delle comunicazioni istituzionali e politiche – dalla scelta del genere, al punto di vista, all’enfasi di alcuni elementi su altri, ai rapporti e scarti tra fabula ed intreccio o tra i soggetti, alle zavorre di stereotipi del passato -,  elementi questi che hanno consentito e consentono di veicolare messaggi e valori che di fatto hanno il potenziale di alterare, formare e al contempo condizionare la percezione stessa degli eventi e dei fatti. Ospite del terzo Panel sarà Federica Timeo dell’Università “Ca’ Foscari” di Venezia con la relazione “Visualità e valore di scontro nell’iconoclastia contemporanea femminista”.

I coordinatori del congresso sono i dottorandi Unimore Chiara Lippi, Mariasophia Falcone, Corrado Fizzarotti, Giulia Galizia mentre il comitato scientifico è composto dalla Prof.ssa Marina Bondi, dal Prof. Marco Cipolloni e dalla Prof.ssa Judith Anne Turnbull.

Per consultare il programma aggiornato: https://www.noipanel.unimore.it/

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