18 giugno, la festa dei primi 3 anni di attività Al centro, i diritti delle bambine e dei bambini, e il sostegno alle famiglie adottive, affidatarie e accoglienti

Adozione, affido, accoglienza. Sono le tre A che compongono l’acronimo del Centro Metropolitano AAA, avviato nella estate del 2019 e progressivamente rafforzato nei mesi che precedettero la pandemia, con il trasferimento nei locali ristrutturati ed arredati ad hoc all’interno della Casa della Salute Porto Saragozza, degli Psicologi già impegnati nell’adozione nei diversi Distretti e delle Assistenti Sociali. Il Centro accoglie, infatti, l’equipe multidisciplinare composta da psicologi, assistenti sociali ed educatori, già attiva in ambito metropolitano nei tre diversi ambiti di riferimento.

Il Centro Metropolitano AAA, inaugurato oggi ufficialmente, compie dunque tre anni di piena attività, compleanno che è diventato così l’occasione per un primo bilancio e, insieme, per recuperare, ora che la pandemia pare alle spalle, la festa inaugurale a lungo e necessariamente posticipata.

Obiettivi del Centro Metropolitano AAA, preparare, valutare e sostenere le famiglie che si candidano ad accogliere un bambino attraverso i  canali dell’adozione e, insieme, qualificare i progetti di affido ed accoglienza attraverso il confronto e lo scambio tra gli operatori, la supervisione e la sperimentazione di attività di sensibilizzazione e di coinvolgimento delle famiglie del territorio.

La scelta di riunire in un unico Centro il patrimonio professionale già presente in Azienda, risponde all’esigenza di rafforzare la sinergia tra i tre diversi percorsi, Adozione – Affido – Accoglienza, per aumentarne efficienza e qualità e rafforzare le attività di supporto rivolte alle famiglie.

Il Centro Metropolitano si fonda, infatti, su esperienze e buone pratiche già presenti in Azienda, in particolare quelle del progetto Adozione Affido Accoglienza, nato nel 2011 nel Distretto Reno, Lavino e Samoggia, in collaborazione tra Azienda USL di Bologna e di ASC Insieme.

foto Paolo Righi

Nonostante la pandemia. I primi tre anni di vita del Centro AAA 

Integrazione ed interdisciplinarietà 

Da subito il Centro Metropolitano AAA si è organizzato per offrire alle famiglie disponibili ad accogliere bambine e bambini nelle tre diverse modalità dell’adozione, dell’affido e dell’accoglienza, il necessario supporto formativo, di conoscenza e valutazione, in modo integrato ed interdisciplinare. Nonostante la pandemia, il Centro ha garantito nel 2001 oltre 200 incontri con le famiglie a cadenza mensile, anche rivedendo le modalità di lavoro, ricorrendo quanto più possibile a modelli organizzativi a distanza, supportato dall’Ufficio Tutele Metropolitano. Solo nel 2021, complessivamente, sono state oltre 300 le famiglie seguite dal Centro nei percorsi di adozione, affido e accoglienza.

Tra le buone pratiche emerse nei diversi territori del bacino metropolitano coordinate dall’equipe integrata del Centro AAA, il sostegno nel tempo per le famiglie adottive, la vicinanza solidale, l’esperienza offerta alle coppie candidate all’adozione presso case famiglia del territorio, la conduzione dei gruppi paralleli genitori/bambini in adozione ed affido. Sempre garantite anche le  relazioni con l’Associazionismo familiare, il Presidente e i Giudici del Tribunale per i Minorenni.

Il Centro ha progressivamente sviluppato, inoltre, percorsi di accompagnamento e sostegno delle famiglie dopo l’arrivo dei bambini, anche attraverso un forte impulso alla condivisione in gruppo, per approfondire temi di interesse comune come l’uso dei social network e il rapporto con la famiglia di origine, anche con l’apporto di esperti esterni. Tra i gruppi di sostegno, il Centro ha realizzato anche due nuove sperimentazioni, il gruppo Circolo della Sicurezza e il gruppo Terapia Dialettico-Comportamentale, in collaborazione con il Servizio di Psicologia e Psicoterapia dell’Adolescenza della Psicologia Territoriale.

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