Patrizia Saccà

Ritorna in presenza alla Casa dei Risvegli Luca De Nigris (ospedale Bellaria Azienda Usl di Bologna, via Gaist 6) la sedicesima edizione de “La conquista della felicità” incontri di arte e vita in un luogo di cura e ricerca con i patrocini dei Comuni di Bologna e San Lazzaro di Savena. Da martedì 7 giugno fino al 16 luglio. INGRESSO AD OFFERTA LIBERA per la CASA DEI RISVEGLI LUCA DE NIGRIS. Info: 051 6225858 – info@amicidiluca.it

“Siamo molto contenti di tornare finalmente in presenza per un’attività estiva rivolta a ospiti, familiari e a tutta la cittadinanza – dice Fulvio De Nigris direttore del Centro studi per la Ricerca sul Coma Gli amici di Luca – . Non eravamo sicuri di poter realizzare la rassegna che, in forma autogestita, si conferma in un luogo aperto alla partecipazione

La “Casa dei Risvegli Luca de Nigris” intende essere un luogo di arte e di vita aperto ed integrato nella città con la capacità di accogliere visitatori che, vivendo ed interessandosi alle varie proposte culturali, riescono ad integrarsi con gli ospiti e la comunità di familiari, amici, volontari ed operatori sanitari. Il teatro, la musica e lo yoga, le arti in genere, si rivelano strumenti indispensabili per il benessere e il miglioramento della qualità della vita”

Ci piace pensare che il risveglio della coscienza passi attraverso la conquista della felicità”.

Si comincia martedì 7 giugno alle ore 15.00 con YOGA A RAGGI LIBERI ESERCIZI DI MEDITAZIONE con l’istruttrice di yoga atleta paralimpica PATRIZIA SACCÀ ideatrice del metodo “Yoga a raggi liberi” rivolto a persone con disabilità motorie. Con un gruppo di circa quindici persone che hanno partecipato ai corsi yoga realizzati per la Casa dei risvegli Luca De Nigris l’attività è aperta martedì anche alla cittaidnanza e a chi vorrà praticare.

“Il mio motto è praticare yoga con il corpo che si abita – dice Patrizia Saccà – ed è ciò che ho applicato anche con il gruppo delle persone che hanno partecipato ai corsi di  yoga realizzati per la Casa Dei Risvegli Luca De Nigris, anche se in modalità online. Tutto è nato in piena pandemia, aprile 2020, ed è continuato nel tempo. Ogni 15 giorni porto lo yoga , il pranayama, gli asana e il saluto al sole da me brevettato che si chiama yoga a raggi liberi e si pratica da seduti. Nel gruppo si è creata una sinergia meravigliosa, ci sono età e sesso differenti ed anche possibilità di movimenti fisici diversi. Allenare la pratica yogica porta consapevolezza e ad imparare ad essere lì dove sono, si impara anche a mangiare meglio, a volerci bene; quando c’è sofferenza o sofferenza profonda la prima cosa è la difficoltà ad amarci”.

I prossimi appuntamenti:

Sabato 11 giugno alle ore 17.00 con MARIA VACCARI presidente dell’associazione Gli amici di Luca che dialoga con SERENA CAMPI autrice del libro “LA PIOGGIA È FINITA” assieme a VINCENZO GIUSEPPE DE GIROLAMO Presidente ANPI Calderara di Reno. Nel libro  sono narrate le appassionanti vicende familiari dei nonni dell’autrice durante la guerra, dal 1943 al 1945, a Bologna e nella campagna circostante dove la famiglia era sfollata.

Giovedì 16 giugno ore 18.30 ESSERE PACE BOLOGNA  porpone la seconda edizione del TRIBUTO YOGA A FRANCO BATTIATO. DJ SET MUSIC + VINYASA YOGA + MEDITAZIONE FINALE conduce MAURO IACOVIELLO (prenotazione obbligatoria al 3483246519). Dopo il successo dello scorso tornano le musiche del Maestro abbinate allo yoga con l’obiettivo di migliorare il benessere e la qualità della vita sia dei familiari ospiti che della cittadinanza invitata a praticare e fruire.

Venerdì 24 giugno ore 21.00 IL RISVEGLIO DEI BURATTINI: VI RACCONTO IL MIO COVID ci sarà I’incontro con il burattinaio RICCARDO PAZZAGLIA che dialoga con la dott.ssa Laura Simoncini che l’ha avuto in cura all’Ospedale Maggiore. Conduce Fulvio De Nigris. E’ la prima volta che il burattinaio bolognese da 30 anni sulle scene, recentemente premiato dal sindaco Matteo Lepore con la Turrita d’ Argento racconta la sua terribile esperienza. Un percorso tra il coma e il long covid, una lenta riabilitazione che ha coinvolte tante altre persone in terapia intensiva che in quel giorno si uniranno al racconto del famoso burattinaio bolognese.

Martedì 28 giugno ore 21.30 è la volta di  QUANDO I PORTICI ERANO DI LEGNO di FAUSTO CARPANI, immagini MATITACCIA canta Fausto Carpani, legge Legg’io – Aps, partecipa Matitaccia.

Dopo quasi due anni di stop a causa della pandemia, riprendono le letture/spettacolo alla Casa dei Risvegli del gruppo Legg’io con i disegni di Matitaccia e la straordinaria presenza di Fausto Carpani, il famoso cantautore popolare bolognese, che nelle sue canzoni ama utilizzare il dialetto felsineo. Quando i portici erano di legno: casi, personaggi e luoghi del medioevo bolognese è un’eccezione, è un album  prevalentemente cantato in italiano, con qualche eccezione in bolognese puro.  Il titolo dell’album è piuttosto eloquente circa i contenuti: ogni brano narra un particolare evento legato alla città di Bologna nel Medioevo; sia la musica, che richiama quel periodo storico, sia l’utilizzo di un linguaggio epico-arcaico evocano toni da menestrello, di cantore di epoche passate. I vari avvenimenti sono trattati ora con tono ironico, gioviale e bonario, ora con aria più solenne e sacrale, così come si confà ad ogni specifico fatto che Carpani ci presenta.

Sabato 2 luglio alle ore 10.30 (all’interno delle proposte del “Circolo del Sorriso”) ore 10.30: SAPERI & SAPORI “Esperienze nel mondo vegetale” (un progetto sostenuto dalla Curia di Bologna) con visita al “Giardino di Cono” realizzato con erbe offiicinali con Cristian Sacchetti, artefice del giardino sotto la guida della Coop. Agriverde. Visita alle altre piante del parco della Casa dei Risvegli Luca De Nigris. Inaugurazione della “Panchina di Barbara” donata da Giuseppe Landi, con la presenza di alcune persone che sono state vicine a Barbara Ferrari, scomparsa dopo 22 anni in stato vegetativo.

All’evento parteciperà S.E. Matteo Maria Zuppi Arcivescovo di Bologna.

All’interno del lavoro di affiancamento alle persone che sono state ospiti della Casa dei Risvegli Luca De Nigris, si è rilevato ancora più marcato il problema del tempo libero e delle occasioni di svago. Dopo il periodo di covid, con la ripresa in modo graduale e modulato delle proposte, dal mese di novembre dello scorso anno e via via nei mesi
successivi, si sono create varie opportunità di poter vivere occasioni di socialità soprattutto all’aperto, in un contesto naturale.

La sera di sabato 2 luglio alle ore 21.30 la COMPAGNIA GLI AMICI DI LUCA presenta Con Un Libro Tra Le Mani ( Prova Aperta di Fine Laboratorio Teatrale)   regia di Deborah Fortini coordinamento pedagogico Martina Pittureri

Un appuntamento o meglio, un ritorno alla Casa Dei Risvegli dopo quasi tre anni di lontananza. E tutti con un libro in mano.  I laboratori teatrali di questi ultimi anni (tra online e presenza) hanno affrontato tante letture (a partire d  “Se Una Notte D’Inverno Un Viaggiatore di Italo Calvino, autore dal quale il gruppo si è fatto ispirare). Ed è proprio leggendo un libro -in comodità, sdraiati, seduti o in qualsiasi posizione gradita- il Gruppo è stato condotto nell’esplorazione e nella alla comprensione del personaggio che, nell’ opera dello scrittore, si chiama Io.  E così tra realtà e sogno, abbiamo trascorso questi mesi, cercando di capire come intraprendere un nuovo cammino in questo tempo presente ancora incerto.

La rassegna si conclude sabato 16 luglio ore 17.00 con la presentazione del libro “MOR” di SARA GARAGNANI sarà presente l’autrice. La graphic novel dal titolo “Mor” è stata scritta e illustrata da Sara Garagnani, figlia di una ex ospite della Casa dei Risvegli Luca De Nigris, Annette. “Mor – Storia per le mie madri” è un affresco familiare che si stende attraverso la storia di quattro generazioni di donne, tra Svezia e Italia. Con il dipanarsi delle vicende, l’autrice racconta come i traumi non elaborati si possano trasmettere di generazione in generazione, di madre in figlia, come un testimone che passa di mano in mano. In lingua svedese “mor” significa madre e “mormor” (madre di madre) significa nonna e così via: è la parola stessa a suggerire una ricorsività.

 

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