Si è conclusa con un ottimo piazzamento di Unimore la terza valutazione della qualità della Ricerca e del suo impatto sul tessuto industriale, economico e culturale italiano e internazionale, condotta da Anvur – Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca.

Nella VQR 2015-2019, oltre ai prodotti della ricerca, è stata valutata, per la prima volta, la Terza Missione, ovvero l’insieme delle attività con cui le Istituzioni collaborano e interagiscono con i contesti territoriali e la società, in maniera complementare alle altre due missioni tradizionali di insegnamento e ricerca.

Ogni Istituzione è stata chiamata a presentare uno o più casi di studio, in funzione delle proprie dimensioni; Unimore ha presentato un totale di sette casi studio e il giudizio è stato ottimo: con un punteggio R (l’indicatore qualitativo che misura la qualità dei prodotti dell’ateneo rispetto alla media di tutte le istituzioni, tenendo conto del peso delle diverse aree scientifiche nella specifica università) di 1,15 l’Ateneo emiliano si posiziona al decimo posto nazionale della specifica graduatoria stilata in base all’indicatore R4 (Terza missione).

I progetti di terza missione presentati per la valutazione, come detto, sono stati sette: “Holostem Terapie Avanzate: tra ricerca su malattie rare, innovazione e public engagement” (Dipartimento di Scienze della Vita); “Contamination Lab Unimore: l’Università al centro dei processi di innovazione”; “Festival della Migrazione” (Dipartimento di Giurisprudenza); “MASA – Modena Automotive Smart Area” (Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”, Dipartimento di Scienze fisiche, informatiche e matematiche); “Mostra e Atelier “Un pensiero in festa. Le metafore visive nei processi di apprendimento dei bambini” (Dipartimento di Educazione e Scienze Umane); “Cultura Digitale. La promozione delle Digital Humanities per i beni culturali” (Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali, Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari”); “Iconografia del lavoro” (Dipartimento di Economia “Marco Biagi”).

“Come Ateneo siamo particolarmente soddisfatti di questo risultato – afferma il Prof. Giovanni Verzellesi, Prorettore per la sede di Reggio Emilia e Delegato alla Terza Missione -. Unimore vuole confermare e potenziare le attività di Public Engagement per ridurre la distanza tra mondo della ricerca e società, al fine di proporsi come Università responsabile che promuove l’interazione, attenta alle sfide sociali, culturali e ambientali, aperta e vicina ai territori e alle comunità in cui vive. La valutazione prodotta da Anvur ci incoraggia a perseverare in questa direzione.”

“Riteniamo che la condivisione dei saperi e delle loro applicazioni – commenta il Prof. Gianluca Marchi, Prorettore vicario e Delegato alla Terza Missione – sia utile per un miglioramento della qualità della ricerca e della formazione, grazie a una interazione bidirezionale mediante la quale le attività di terza missione possono influenzare positivamente quelle di ricerca e formazione. Per questo motivo continueremo a porci obiettivi ambiziosi e siamo certi che, grazie anche al supporto del territorio e delle istituzioni, ci attenderanno ulteriori soddisfazioni.”

La valutazione condotta da Anvur, oltre a fornire un quadro preciso dello stato dell’arte della ricerca in Italia, sarà presa in esame dal Ministero dell’Università e della Ricerca per ripartire, già dal 2022, l’80% della quota premiale del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO).

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