©Alessandra Calo – Herbarium con i ragazzi

“La nostra opera è come un fiore piegato che sta per sbocciare” così Valentina Bertolini, Paolo Borghi, Valentina De Luca, Cinzia Immovilli, Flavia Vezzani e Caterina Perezzani – sei ragazzi e ragazze con fragilità – definiscono il progetto che stanno realizzando assieme all’artista Alessandra Calò ai Musei Civici di Reggio Emilia. Ogni giovedì dalle 15.00 alle 17.00, infatti, i partecipanti si danno appuntamento nel nuovo ambiente di Palazzo dei Musei, un ex laboratorio archeologico che affaccia su Via Secchi, per lavorare alla realizzazione di un vero e proprio erbario installativo, tramite l’utilizzo di antiche tecniche di stampa fotografica a contatto. Il risultato finale verrà esposto a Palazzo dei musei dal 29 aprile nella mostra dedicata “Herbarium. I fiori sono rimasti rosa”, nell’ambito del festival di Fotografia Europea.

Il progetto, iniziato da qualche mese, costituisce la terza tappa di “Incontri! Arte e persone”, l’iniziativa di Reggio Emilia Città senza Barriere, promossa dal Comune di Reggio Emilia e da Farmacie Comunali Riunite, dedicata all’incontro tra fragilità e creatività. I protagonisti, guidati da Alessandra Calò, sono stati affiancati nel percorso dallo staff dei Musei Civici e da un’atelierista di STRADE, il nuovo ambito socio-occupazionale e del tempo libero a favore delle persone adulte con disabilità del Distretto di Reggio Emilia, progetto gestito dal Consorzio Oscar Romero.

Alessandra Calò è un’artista che utilizza differenti mezzi per approfondire temi legati alla memoria, all’identità femminile e al linguaggio della fotografia. Pratica dominante nel suo lavoro è il recupero e la reinterpretazione di materiali d’archivio attraverso i quali non intende attuare una rievocazione nostalgica del passato ma proporre una nuova visione della realtà. Nel corso degli anni si è specializzata in antiche tecniche di stampa fotografica con le quali realizza opere, installazioni e libri d’artista. Le sue opere fanno parte di importanti collezioni, e vengono esposte in prestigiose mostre e festival internazionali: Giornata del Contemporaneo (AMACI), Festival della Filosofia (Modena), Circulation(s) Festival de la jeune photographie européenne (Parigi), Les rencontres (Arles), Fotografia Europea (Reggio Emilia), Open House (Roma).Nel 2019 il suo libro Secret Garden, riceve la menzione d’onore al Premio Bastianelli come miglior libro fotografico pubblicato in Italia. (www.alessandracalo.it)

Durante i laboratori al museo, i protagonisti possono mettersi alla prova ricercando, sperimentando e lavorando alle diverse fasi necessarie per realizzare l’erbario installativo. Prendendo come punto di partenza la raccolta botanica di Antonio Cremona Casoli, un giovane ragazzo reggiano vissuto alla fine del 1800 il cui erbario è conservato ai Musei Civici, i partecipanti hanno dapprima raccolto le erbe spontanee che si trovavano nei dintorni del museo, per poi incollarle sui propri diari. La fase più interessante nel progetto riguarda però la fotografia, realizzata seguendo antiche tecniche di stampa a contatto; il risultato è la creazione di un “negativo” fotografico a cui i ragazzi hanno aggiunto una parte “contemporanea”, fatta dalle loro performance, e una parte di ricerca d’archivio, riportando sulle proprie opere alcune scritte provenienti dal diario di Antonio Cremona Casoli. Per maggiori informazioni www.fotografiaeuropea.it www.musei.re.it

 

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