Vigneti sempre più importanti in Emilia-Romagna per garantire produzioni di qualità, in particolare per le varietà Doc e Igt, e una forte competitività delle aziende vitivinicole regionali.
È l’obiettivo del nuovo bando, per oltre 15,2 milioni di euro, approvato dalla Giunta regionale per sostenere investimenti nel segno dell’innovazione tecnica e varietale.

Sono interessati i territori di tutte le province: dalla pianura emiliana e romagnola fino alla costa e a tutta la collina. Il bando rientra tra le misure finanziate dall’Ue attraverso l’Organizzazione comune di mercato (Ocm) vino, e concede contributi per l’estirpazione e il reimpianto di nuove varietà di uva da vino e per incentivare tecniche produttive innovative, all’insegna della meccanizzazione colturale e dell’installazione di impianti irrigui di ultima generazione.

“Un’occasione per riconvertire i vecchi vigneti, sempre favorendo le produzioni di vini a Denominazione d’origine o a Indicazione geografica- afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi– e anche per ricalibrare l’offerta commerciale delle aziende, adeguandola alla nuova domanda di mercato, sempre più orientata verso vini di qualità”.
“L’obiettivo- prosegue l’assessore- è una produzione vitivinicola sempre più digitale e sostenibile, che valorizzi i vitigni autoctoni di nuova introduzione in grado di resistere all’attacco dei patogeni e di adattarsi agli effetti dei cambiamenti climatici e che abbatta i carichi energetici e chimici lungo tutta la filiera”.

Le domande vanno presentate on line entro le ore 13 del 29 aprile 2022 sulla piattaforma di Agrea, direttamente dagli imprenditori agricoli oppure attraverso i Centri di assistenza agricola (Caa).

Gli aiuti variano da 8 mila a 8 mila 500 euro l’ettaro a seconda che i nuovi impianti siano localizzati rispettivamente a nord o a sud dell’asse della via Emilia. A questa cifra vanno poi sommati un contributo extra di 900 euro all’ettaro per l’estirpazione del vecchio vigneto e ulteriori 2 mila euro, sempre all’ettaro, per il mancato reddito durante il fermo produttivo per i lavori di rinnovo di vigneti.

La superficie minima dell’intervento è fissata in 5 mila metri quadrati, raggiunti anche sommando le superfici relative a più interventi. Potranno essere rendicontati non solo i costi sostenuti per eseguire l’intervento come l’acquisto di pali, fili e barbatelle, ma anche le spese per i lavori in economia.
Tra le novità del bando: ampliata la possibilità di subentro dei beneficiari a tutte le aziende che devono garantire il ricambio generazionale, come nel caso del primo insediamento di un giovane agricoltore.
Il bando si può scaricare a questo link.

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