La nuova agricoltura passa dagli investimenti in innovazione e ricerca, per potenziare sempre più l’impronta ecologica delle aziende, qualificare le produzioni e aumentare la competitività sui mercati.
Una forte spinta in questa direzione viene da due bandi approvati dalla Giunta regionale, che stanziano incentivi per quasi 120 milioni di euro a favore delle imprese e filiere agricole e agroindustriali emiliano-romagnole.

Il finanziamento fa parte delle risorse complessive del Programma di sviluppo rurale 2021-2022 (Psr), che vale 408 milioni di euro, a sua volta tutti stanziati per il comparto entro l’estate 2022. Da inizio anno, con questi bandi, ammontano a quasi 185 milioni le risorse complessive del Psr messe a disposizione.

Le risorse sono destinate a costruzione o ristrutturazione di immobili produttivi, sistemi di sicurezza, macchinari e attrezzature, impianti di lavorazione dei prodotti, acquisizione e sviluppo di programmi informatici. Destinatari dei contributi sono le aziende o associazioni e cooperative di imprese del lattiero-caseario, carni bovine e suine, avicoli-uova e conigli, ortofrutta, vitivinicolo, sementi, foraggi, ovicaprini, api-miele, olio, aceto e vivaismo.

“Fondi destinati a realizzare investimenti che consentano di innovare, rafforzare la competitività e salvaguardare il reddito- commenta l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi-. La nostra agricoltura si mette in gioco con la ricerca e servizi sempre più avanzati di filiera e logistica. Continuiamo a scegliere la qualità, con cibo sano per le nostre tavole e per il nostro export e a puntare su processi produttivi sostenibili, per contribuire a vincere la sfida del cambiamento climatico”.

Con le risorse europee del Psr, sono stati stanziati 58 milioni 500 mila di euro per il primo bando (investimenti in aziende agricole) e oltre 59 milioni 234 mila euro per il secondo (investimenti rivolti a imprese agroindustriali).

Due diverse scadenze per la presentazione delle domande: entro il 23 giugno per il bando rivolto alle imprese agricole ed entro il 1^ luglio per quello rivolto al settore agroindustriale, sempre on line sulla piattaforma di Agrea.

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