Dopo il phishing – la truffa informatica effettuata inviando un’e-mail con il logo contraffatto di un istituto di credito o di una società di commercio elettronico, in cui si invita il destinatario a fornire dati riservati (numero di carta di credito, password di accesso al servizio di home banking, ecc.) motivando tale richiesta con ragioni di ordine tecnico – ora è il momento dello smishing, che sfrutta gli sms di testo con un link che ha la stessa funzionalità della mail.

In questo modo un malcapitato reggiano è stato raggirato per mano di un truffatore tecnologico che però è stato identificato dai carabinieri di Vezzano sul Crostolo che hanno condotto mirate indagini telematiche. La vittima, un 41enne, ha ricevuto un messaggio sms, apparentemente inviato da Poste info, contenente avvisi di movimentazioni sospette o problemi di accesso al servizio online banking ed stato invitato a cliccare su un link che l’ha rinviato, in realtà, ad un sito clone dell’istituto bancario dove era realmente correntista, tramite il quale è stato indotto a inserire le proprie credenziali (username, password, numero di telefono cellulare, nonché codice fiscale e indirizzo di posta elettronica).

Successivamente è stato contattato telefonicamente sul proprio cellulare da colui che si è dichiarato, falsamente, essere un operatore di Poste Italiane, che carpiti i dati sensibili della vittima ha effettuato un bonifico  che ha comportato l’addebito di complessivi 1.700 euro dal postepay del malcapitato reggiano. La vittima, accortasi di quanto avvenuto, ed avuta certezza direttamente dal controllo del conto di essere stato vittima di una truffa, si è rivolto ai carabinieri della stazione di Vezzano sul Crostolo formalizzando la denuncia.

Le indagini dei militari in prima battuta consentivano di accertare che l’operazione che avevano comportato l’addebito di 1.700 euro era riconducibili ad operazione effettuate attraverso un POS fisico installato presso un postamat del napoletano  su cui confluivano le indagini dei carabinieri di Vezzano sul Crostolo. Gli approfondimenti investigativi su tale primo dato acquisito, portavano i carabinieri di Vezzano a rivolgere le attenzioni investigative su di un 28enne napoletano, nei confronti del quale venivano acquisiti elementi investigativi tanto da farlo ritenere presunto responsabile delle attività delittuose condotte ai danni del reggiano, motivo per cui è stato denunciato alla Procura di Reggio Emilia. Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al Giudice di verificare l’eventuale piena responsabilità dell’indagato.

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