I Carabinieri Forestali della locale Stazione hanno proceduto nei giorni scorsi ad effettuare un primo sopralluogo per verificare le condizioni del Faggio Monumentale che si trova nei pressi del Lago di Pratignana: una grossa branca della chioma, con diametro medio di 50 cm, si è troncata, probabilmente anche a seguito del peso della neve caduta durante l’inverno in corso, alterandone in maniera significativa forma e portamento.

Si tratta di un imponente esemplare di “Fagus sylvatica”, il più maestoso di tutto l’Appennino Modenese nonchè uno dei tre faggi che la Regione Emilia Romagna vanta iscritti nell’Elenco Nazionale degli Alberi Monumentali d’Italia (gli altri due esemplari si trovano nel Comune di Verghereto in provincia di Forlì-Cesena) .

L’età stimata di 350 anni, le dimensioni importanti di 538 cm di circonferenza e i 20,5 metri di altezza, uniti alla particolare forma, al portamento e al pregio paesaggistico sono i criteri di monumentalità che sono stati individuati e che ne hanno decretato l’inserimento nell’elenco nazionale.

Il grande faggio, posto all’interno del Parco Regionale dell’Alto Appennino Modenese e calato in un suggestivo contesto, conferisce alla località del Lago di Pratignana un alto valore ambientale, naturalistico e paesaggistico.

Dell’accaduto sono stati  informati Comune, Parco Regionale e l’ufficio competente della Regione Emilia Romagna al fine di individuare gli interventi ritenuti più idonei per garantire un ritorno alla massima vitalità possibile del vetusto albero, testimone vivente di secoli di storia.

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