A Modena per iniziativa della cattedra di Oculistica di Unimore e della Struttura Complessa di Oftalmologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, diretta dal prof. Gian Maria Cavallini, si terrà un corso sulla chirurgia della cataratta, che interesserà specialisti della Società Tosco-Umbro-Emiliana-Marchigiana di Oftalmologia (STUEMO).

 

L’iniziativa, in programma mercoledì 12 giugno nelle Aule CS 03 e CS 04 del Centro Servizi Didattici della Facoltà di Medicina e Chirurgia (via del Pozzo 71), si svolgerà a partire dalle ore 12.30, rivolgendosi principalmente ai giovani chirurghi che potranno esercitarsi per tutto il pomeriggio su simulatori molto simili all’occhio umano, assistiti da medici oculisti strutturati e contrattisti afferenti alla Struttura Complessa di Oftalmologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena.

“L’incremento dell’età media in Italia – afferma il prof. Gian Maria Cavallini di Unimore – prevede che nei prossimi anni aumenterà molto la chirurgia della cataratta e ciò imporrà la necessità di addestrare chirurghi per affrontare questa <emergenza sanitaria>. Le procedure chirurgiche e i tempi operatori che impone il Servizio Sanitario Nazionale molto spesso non consentono di eseguire un addestramento diretto sull’uomo durante gli anni di scuole di specialità in modo completo e sicuro, tale da permettere ad un medico in formazione di poter affrontare con tranquillità una chirurgia della cataratta”.

Da qualche anno al Policlinico di Modena c’è a disposizione uno strumento di training molto semplice ed efficace come il Kitaro, un modello in plastica di occhio componibile in tutte le sue parti: cornea, cristallino e sclera.  La disponibilità, inoltre, di strumenti chirurgici di ultima generazione e di microscopi ad alta qualità ottica consentono di eseguire una procedura chirurgica su un occhio artificiale molto simile a quella sull’occhio umano permettendo così al docente di valutare le attitudini chirurgiche e al discente di addestrarsi ripetendo le manovre necessarie per poter affrontare una chirurgia in sicurezza.

“L’obiettivo di questo corso – conclude il prof. Gian Maria Cavallini – è appunto quello di verificare l’attitudine di un gruppo di medici in formazione afferenti alle 9 differenti Scuole di Specializzazione delle regioni appartenenti alla STUEMO e fornire loro una base teorico-pratica per un programma di formazione continua in vista del loro impegno professionale”.

 

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