Nel 2015 era stato arrestato nell’ambito dell’operazione “House of Cards” e nel 2019 nell’ambito dell’operazione “Camaleonte” diretta dalla D.D.A. di Venezia. Nel 2014 l’uomo – un 42enne – si era reso responsabile in Veneto, nelle province di Venezia, Padova e Belluno, in Emilia Romagna, nelle province di Reggio Emilia, Parma e Modena, ed in Lombardia, nella provincia di Milano, del reato di riciclaggio in concorso. A seguito dell’iter processuale, con sentenza divenuta definitiva nel gennaio 2023, l’uomo è stato riconosciuto colpevole e condannato all’espiazione della pena complessiva pari ad 1 anno, 10 mesi e 20 giorni, oltre al pagamento della pena pecuniaria della multa di 2.400 euro e alla misura di sicurezza della confisca, da cui veniva detratto il periodo di pre-sofferto di 7 giorni in regime di arresti domiciliari.

La sentenza è ora divenuta esecutiva, dopo che il Tribunale di sorveglianza di Venezia ha rigettato la richiesta del condannato all’affidamento al servizio sociale e alla semilibertà, concedendo la detenzione domiciliare che, con specifiche prescrizioni, è stata ritenuta maggiormente idonea a contenere il pericolo di reiterazione criminosa. Il provvedimento, emesso il 4 luglio scorso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica presso la corte d’Appello di Venezia, è stato eseguito l’altro pomeriggio dai carabinieri della Stazione di Correggio, nel cui comune l’uomo risiede. I militari hanno rintracciato il 42enne, lo hanno arrestato ed hanno dato esecuzione al provvedimento, accompagnandolo presso la propria abitazione per l’espiazione della pena in regime di detenzione domiciliare.

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