In un settore in continua evoluzione come quello sanitario la formazione del personale è uno dei pilastri fondamentali per garantire assistenza di qualità ai pazienti, migliorando i risultati di cura e promuovendo la crescita dei professionisti. Parte da questo assunto il progetto di formazione avviato dall’Azienda USL di Modena con il determinante apporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, che, oltre al tradizionale sostegno donativo in termini di attrezzature e tecnologie sanitarie, ha deciso di mettere a disposizione borse di studio per la frequentazione del Master universitario in Cure Palliative.
Un percorso di un anno, tra lezioni frontali e tirocini, riservato in particolare ai professionisti del Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (SADI), impegnati quotidianamente nell’assistenza a pazienti fragili, anche con patologie inguaribili. È proprio nei casi in cui la malattia non risponde più alle terapie specifiche che si inserisce il percorso di cure palliative, ovvero un approccio che mira all’eliminazione degli elementi disturbanti (sia di tipo fisico, come il dolore, sia psicologico), con conseguente miglioramento della qualità di vita del paziente e, di riflesso, di tutto il contesto famigliare.
Il progetto formativo è parte integrante di un più ampio pacchetto di interventi a sostegno della rete locale di cure palliative e dell’assistenza domiciliare dei pazienti del territorio, anche attraverso sistemi di telemedicina, che ammonta a circa 400.000 euro di contributi da parte della Fondazione fino al 2025.
Obiettivi e dettagli sono stati illustrati ieri, a pochi giorni dalla Giornata nazionale delle Cure palliative che si celebra sabato 11 novembre, al Presidente dell’ente Mario Ascari e ai Consiglieri di Indirizzo e di Amministrazione, nell’ambito di un incontro di ringraziamento e di rendicontazione per le donazioni alla sanità del territorio a cui ha partecipato la Direttrice Generale Ausl Anna Maria Petrini, accompagnata dal referente per il fundraising aziendale Marco Vanoli. Insieme a loro i professionisti sanitari: Paolo Vacondio, Responsabile della rete provinciale di Cure palliative dell’Ausl di Modena, e Irma Monia Spattini, Coordinatrice del SADI di Carpi, hanno sottolineato l’importanza di questo percorso per i professionisti dell’assistenza domiciliare, che sempre grazie alla generosità dell’ente di Palazzo Brusati Bonasi oggi possono contare su computer e stampanti portatili per l’inserimento dei dati e l’aggiornamento della cartella direttamente a domicilio; Daniela Spettoli, Direttrice della rete dei Consultori familiari della provincia di Modena, e Giorgia Regnani, Responsabile del Consultorio familiare di Carpi, hanno invece rappresentato l’utilità del nuovo ecografo ostetrico-ginecologico donato ancora una volta dalla Fondazione.
Ad oggi sono 13 i professionisti che frequentano il Master, di cui 9 in Cure palliative per adulti e 4 in Cure palliative pediatriche. Una risposta positiva che sottolinea il bisogno di formazione in un ambito specifico, come quello delle cure palliative, estremamente delicato e importante. Anche a livello numerico: dall’inizio dell’anno in corso sono 522 i pazienti inseriti in un percorso di cure palliative gestito dal SADI di Carpi, poco meno della metà del totale degli assistiti a domicilio (1306).
Poter contare su personale formato appositamente è una garanzia di qualità dell’assistenza sia per il paziente che per la sua famiglia, come spiegano Nancy Gaviglia e Ilenia Dicara, due giovani infermiere del SADI di Carpi che stanno frequentando il Master in Cure palliative: “Abbiamo aderito con entusiasmo perché siamo convinte che avere una preparazione maggiore significa poter aiutare meglio il paziente. Le cure palliative sono un ambito della medicina relativamente recente e per noi giovani professioniste avere una formazione più solida è importante come base per costruire l’esperienza sul campo”.
L’incontro di ieri, come già sottolineato, è stato occasione per un ringraziamento generale alla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi per il sostegno costante alla sanità del distretto carpigiano, in cui rientra anche la strumentazione tecnologica messa a disposizione dei professionisti. Come il nuovo ecografo, già in uso presso il Consultorio familiare di Carpi: “Si tratta di un aggiornamento tecnologico molto importante – hanno sottolineato le dottoresse Spettoli e Regnani –, uno strumento all’avanguardia, molto utile al servizio consultoriale perché l’ecografia accompagna ogni nostra attività, sia ostetrica sia ginecologica. L’ecografo è dotato di sonde 3D-4D e della funzione Doppler, entrambi strumenti indispensabili per la diagnosi prenatale, l’esecuzione di test combinati ed ecografie morfologiche fetali, il monitoraggio della gravidanza e del benessere fetale. La sonda transvaginale aumenta l’accuratezza diagnostica anche in ambito ginecologico dove l’ecografia che quasi sempre si esegue insieme alla visita, migliora l’approccio alle pazienti”.
Gratitudine e collaborazione sono le parole chiave dell’intervento con cui la Direttrice Generale Petrini ha sintetizzato i motivi dell’incontro: “La sinergia tra enti è da sempre uno dei valori fondanti di questo territorio e il sostanzioso contributo per la formazione del personale sanitario ne è una chiara dimostrazione. Così come per tutte le altre donazioni, anche in beni strumentali, che costantemente la Fondazione mette a disposizione della sanità e per le quali siamo estremamente grati. La programmazione sanitaria su questo Distretto, così come su tutta la provincia, è ricca e in continuo aggiornamento, e mira a fornire servizi sempre di qualità ai cittadini. Un obiettivo che vede insieme Azienda USL, Comuni ed enti come la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, uniti nello sviluppo di progettualità a favore della popolazione”.
“La prevenzione, la cura e il benessere fisico e psicologico dei nostri concittadini – ha sottolineato il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Mario Ascari – sono da sempre una delle principali priorità della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. L’attenzione alla salute e all’assistenza dei pazienti rappresentano gli ambiti su sui quali la Fondazione è fortemente focalizzata e impegnata, con convinzione e determinazione. Assieme all’Azienda USL di Modena stiamo sviluppando una serie di progetti, per oltre 700 mila euro, che hanno come obiettivi il potenziamento delle dotazioni tecnologiche, la formazione del personale sanitario, il miglioramento del servizio di assistenza domiciliare e le cure palliative. Siamo convinti che questi progetti daranno un impulso innovativo all’organizzazione e alla qualità del servizio sanitario del distretto carpigiano. Ringraziamo l’Azienda USL di Modena e tutto il personale sanitario per la passione, la professionalità e la collaborazione che stanno dedicando a questi importanti progetti”.