Lo scorso 26 luglio, i Carabinieri della Stazione di San Pietro in Casale hanno raccolto la richiesta di aiuto di una donna, 52enne bolognese, la quale si è presentata in caserma per denunciare l’ex compagno, un 46enne originario di Teramo, celibe, disoccupato, pregiudicato, con il quale aveva intrapreso una convivenza dopo un periodo di frequentazione durato dal mese di aprile 2022 agli inizi del 2023. L’uomo è indagato del reato di maltrattamenti contro familiari o conviventi.
Il provvedimento è stato richiesto dalla Procura della Repubblica di Bologna ed emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari, a seguito delle indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di San Pietro in Casale dopo aver raccolto la querela sporta dalla donna. Quest’ultima per amore nei confronti dell’uomo, si è resa disponibile ad accoglierlo nella sua abitazione pur essendo a conoscenza che egli stava aspettando di espiare una pena per un reato commesso in precedenza. I litigi sono iniziati quando la donna, accortasi che l’uomo aveva incominciato ad abusare di sostanze alcoliche, era intenzionata a revocargli la disponibilità. A quel punto l’uomo ha iniziato a maltrattarla, specialmente quando era in stato di alterazione psicofisica, arrivando ad aggredirla verbalmente, ad ingiuriarla e a minacciarla di morte, proferendole frasi del tipo: “ti stacco la testa con un pugno…ti ammazzo…”.
La sera del 25 luglio scorso, l’uomo, dopo aver preteso che la donna ritornasse in caserma per confermare la disponibilità ad accoglierlo nuovamente in casa, l’ha afferrata per il collo facendole sbattere la testa contro il muro. Nella serata di venerdì 4 agosto, i carabinieri hanno rintracciato l’uomo a Modena, dove si era trasferito momentaneamente e gli hanno notificato l’ordinanza applicativa della misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa.