Si concentra sull’etica sportiva ma rappresenta anche l’occasione per fare il punto sulle attività svolte finora l’appuntamento di giovedì 15 giugno di “Sportboard”, il progetto internazionale che coinvolge pure il Comune di Modena e la società sportiva Scuola di pallavolo Anderlini nell’ambito del programma “Erasmus+ Sport”.
All’appuntamento partecipano anche i partner spagnoli e francesi: da Barcellona la Sant Cugat Creix, associazione delle organizzazioni sportive di base della città di Sant Cugat, che svolge il ruolo di capofila della sinergia, e la facoltà di Psicologia e Scienze dell’Educazione e dello Sport dell’Università di Ramon Llull; da Angers il think tank “Sport and citizenship”. L’iniziativa pubblica è in programma alle ore 17.30 nell’area del bar Orange 182 ed è previsto anche un intervento dell’ex olimpionico della pallavolo Andrea Zorzi.
Durante l’incontro vengono presentati lo stato e linee guida europee sul tema dell’etica sportiva, i dati rilevati dalla ricerca condotta nella prima parte del progetto (con questionari compilati e focus group a cui hanno partecipato anche società modenesi) e infine l’“app” di rilevamento dei comportamenti eticamente significativi durante la pratica sportiva, che potrà diventare un utile strumento per capire quali sono i comportamenti più a rischio e maggiormente presenti sul territorio, grazie alle segnalazioni degli atleti stessi, arbitri, insegnanti, allenatori.
“Sportboard” si sviluppa grazie a un partneriato pubblico-privato che ha ottenuto un finanziamento di 250mila euro nel contesto di “Erasmus+ Sport”, il piano europeo che promuove la mobilità ai fini dell’apprendimento del personale sportivo e la cooperazione, la qualità, l’inclusione, la creatività e l’innovazione a livello delle organizzazioni e delle politiche sportive, prestando attenzione agli sport di base. Le risorse sono state suddivise a vario titolo tra i partner e i budget assegnati al Comune di Modena e ad Anderlini ammontano rispettivamente a 38.840 euro e 40mila euro.
Il progetto punta a migliorare la gestione delle attività sportive, sia da parte delle organizzazioni sportive di base sia, per quanto di propria competenza, quelle avviate dagli enti pubblici, attraverso un approccio globale di rilevazione delle condotte dei giovani. In particolare, sono stati individuati diversi indicatori con cui in un arco di 30 mesi vengono appunto monitorati i comportamenti sui campi, nelle palestre e negli spogliatoi, fornendo quindi gli strumenti per un’efficace autoregolamentazione delle realtà sportive. Sei sono le aree tematiche che sono indagate: molestie e bullismo; discriminazioni basate sull’origine, sul colore della pelle, sul sesso e sull’orientamento sessuale, sulla religione e sulla disabilità; doping; abusi, compresi quelli di tipo sessuale; violenza; illeciti sportivi (come, per esempio, le partite truccate).
“Sportboard” rappresenta, nei fatti, il seguito di “Ethics for Sport”, il progetto già finanziato sempre nell’ambito di “Erasmus+ Sport”, che aveva l’obiettivo di incentivare la definizione di meccanismi innovativi per promuovere i codici etici negli sport di base e garantirne l’effettiva applicazione; Sant Cugat Creix e Anderlini erano già partner in quella iniziativa, che ora conosce dunque un ampliamento e un’evoluzione.
Inoltre, negli anni scorsi a Modena si erano sviluppati altri due progetti a tema sportivo finanziati dall’Unione europea che avevano coinvolto la città di Modena: il progetto Scores, di cui il Comune era partner, dedicato al tema della “dual career” con l’obiettivo di trovare strategie per far sì che le competenze e le abilità acquisite dagli atleti potessero risultare spendibili anche in ambito lavorativo, e il progetto Dona, dedicato allo sviluppo delle carriere delle giovani donne atlete, da un punto di vista psicologico, educativo, sportivo e professionale, a cui aveva partecipato Anderlini.
Approfondimenti online sul sito www.comune.modena.it/argomenti/sport.