Sabato 20 dicembre alle 12, in via Codivilla (a circa 150 metri da piazzale Banchelli), avrà luogo l’inaugurazione della Fonte Remonda, o del Remondato, dopo il restauro realizzato a cura del Comune di Bologna e finanziato con un crowdfunding.

All’inaugurazione interverranno: Simone Borsari, assessore ai Lavori pubblici, Rosa Amorevole, presidente Quartiere Santo Stefano e Davide Vicari, presidente Rotary Club Bologna Nord.

Saranno presenti anche i rappresentanti delle principali realtà che hanno contribuito economicamente al restauro: Hera, Lavoropiù, Rotary Club Bologna Nord e Reale Collegio di Spagna.

Il progetto di manutenzione e conservazione della Fonte Remonda, storica conserva idrica di via Codivilla a Bologna, ha avuto come obiettivo l’indagine sullo stato di conservazione del monumento e i lavori per il restauro delle superfici.

L’idea del restauro e il progetto sono stati proposti dall’Associazione Bologna sotterranea – Amici delle Vie d’acqua e dal Rotary Club Bologna Nord. Il restauro è stato realizzato a cura del Comune di Bologna e finanziato con un crowdfunding, con la media partnership de il Resto del Carlino.

I lavori, conclusi nell’autunno del 2025, si sono concentrati in particolare sulla facciata e sulle superfici lapidee e murarie dell’ambiente voltato.

L’intervento ha riguardato in primis la rimozione superficiale della vegetazione superiore e dei biodeteriogeni, evidenziando di fatto la fragilità dei fregi in arenaria e la stabilità delle malte.

Successivamente, si è proceduto alla pulitura mediante impacchi di ammonio carbonato, al consolidamento delle superfici con silicato di etile e alla rifinitura delle giunture in malta della muratura a vista degradate e in fase di distacco. Sono state infine stuccate e sigillate le lesioni e le fessurazioni, utilizzando materiali compatibili con le superfici storicizzate per garantire la durabilità nel tempo.

A completare la riqualificazione dell’area si prevede di intervenire sull’ambiente circostante: nei prossimi mesi, a cura di Hera Spa e del Comune di Bologna, verrà installata una fontanella pubblica sulla terrazza adiacente via Codivilla, rendendo l’area non solo restaurata ma anche funzionale per la comunità.

Il finanziamento complessivo dell’operazione ammonta a 38.860 euro.

La storia della fonte 

La Fonte Remonda (o del Remondato) è costituita da un gruppo di conserve per la raccolta e il filtraggio dell’acqua che proveniva da un sistema di sorgive situato sotto il monastero di San Michele in Bosco. Nel 1433, per portare l’acqua in città, venne per la prima volta costruito un condotto che, partendo dalla fonte, passava dalla cisterna situata nei pressi della chiesa dell’Annunziata e poi seguiva il tracciato dell’attuale via d’Azeglio, arrivando fino a Piazza Maggiore, e raggiungendo così la fontana del Nettuno, la fontana del Legato e la Fontana Vecchia. Questa linea fu poi potenziata, su progetto di Tommaso Laureti, con l’apporto di un condotto supplementare alimentato dalle Cisterne di Valverde – Bagni di Mario. Nel 1497 la fonte Remonda alimentava anche Palazzo Bentivoglio.

Il termine “Remonda” deriva da re-mondare, mondare, pulire, ed è legato ad una delle funzioni della conserva, cioè quella di far decantare le acque sotterranee in più vasche comunicanti, per poi farle confluire, purificate, in una vasca finale. Nel tardo Medioevo l’area della Fonte Remonda era, come oggi, composta da due ambienti: uno con la vasca per il prelievo, l’altro riservato alla sosta e ai movimenti dei carri che avrebbero trasportato l’acqua.

Nel 1932 l’edificio crollò per incuria, e restò allo stato di rudere fino al restauro voluto dal Comune e realizzato dall’architetto Franco Bergonzoni nel 1960. Con questo intervento si realizzò la scala di accesso che oggi collega il monumento a via Codivilla, e si ricostruì il muretto perimetrale in mattoni che chiude il piccolo piazzale antistante.

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