Martedì 16 dicembre, il sindaco di Fiorano Modenese, Marco Biagini e il comandante della Polizia locale, Emanuele Montanini, hanno sottoscritto con il Procuratore della Repubblica di Modena, Luca Masini, un protocollo d’intesa volto a rafforzare la collaborazione istituzionale tra la Procura e il Comune, con l’obiettivo di migliorare l’efficacia delle attività di competenza, favorire lo scambio di informazioni e promuovere procedure operative condivise.

L’accordo prevede il distacco funzionale del sovraintendente di Polizia locale fioranese, Luana Bononi, che garantirà la sua presenza per cinque giorni la settimana presso la Procura di Modena, con funzioni di agente di Polizia giudiziaria. Il sabato invece resterà in servizio presso il Comando di Polizia locale di Fiorano Modenese.

L’esperienza di stage formativo presso la Procura della Repubblica di Modena, avviata oltre un anno, è risultata molto positiva e ha portato a rendere la collaborazione tra i due Enti ancora più stretta, evidenziando l’apprezzamento per l’impegno e la professionalità del lavoro svolto da Luana Bononi.

“Con questo accordo valorizziamo un percorso professionale individuale e ci mettiamo a servizio delle Istituzioni dello Stato, dando un contributo alla causa della sicurezza. Crediamo fortemente nella collaborazione tra Istituzioni e ci auguriamo che il sostegno ai territori per contrastare delinquenza e rischio sia una priorità per tutti”, sottolinea il sindaco Marco Biagini.

Il Procuratore della Repubblica, Luca Masini, ha ringraziato l’Amministrazione comunale di Fiorano Modenese per la preziosa collaborazione istituzionale.

Oltre che dei fascicoli provenienti dalla Polizia locale, l’ufficiale di Polizia giudiziaria fioranese avrà il compito di approfondire tematiche, buone prassi e processi al fine di rendere maggiormente efficiente l’attività della PL in materia, in un momento, come quello attuale, in cui devono necessariamente essere affinati ulteriormente gli strumenti per la prevenzione e repressione degli illeciti penali.

Il Protocollo avrà durata due anni, eventualmente prorogabili e prevede modalità di attuazione e monitoraggio condivise, con la possibilità di aggiornamenti futuri in relazione a esigenze operative o normative.

 

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