Creare una piccola “città nella città”, con il suo sistema di edifici (le scuole), i propri rappresentanti (i dirigenti scolastici) e i cittadini (gli studenti), a formare un sistema omogeneo e riconoscibile in dialogo con il contesto urbano che lo circonda. È l’obiettivo di Carpi Campus, il progetto di trasformazione dell’area tra via Peruzzi e la tangenziale Losi che ospita le cinque scuole superiori carpigiane – l’Iis Meucci, il Centro di formazione professionale Nazareno, l’Istituto professionale Vallauri, l’Iti Da Vinci, il liceo Fanti – in un piccolo polo indipendente che dia un’immagine chiara dell’identità del luogo e sia maggiormente fruibile da parte degli studenti.
Elaborato grazie a un percorso partecipativo, al quale le studentesse e gli studenti dei cinque istituti superiori hanno dato l’impulso creativo e concettuale, con il coinvolgimento dell’Associazione Carpi 2030 e la supervisione degli esperti di Carpi Urban Center e la collaborazione del Politecnico di Milano, il progetto Carpi Campus è arrivato alla fase operativa con l’approvazione, da parte della Giunta, del progetto esecutivo e l’avvio della procedura per l’affidamento dei lavori.
L’intervento di valorizzazione dell’area, che misura 330 mila metri quadrati ed è caratterizzata da ampi spazi verdi, si svilupperà in tre direzioni: il piano del colore, il sistema dei padiglioni, il sistema degli infopoint.
Il piano del colore si ispira alla tradizione del centro storico di Carpi utilizzando una scala di rossi che caratterizza tutti gli elementi, un “nastro rosso” che scorre tra i diversi edifici e li unisce.
Il sistema dei padiglioni interpreta in chiave urbana gli elementi tipici della scuola: il banco, la classe, la lavagna: il banco sarà un lungo tavolo articolato dove poter svolgere un gran numero di attività all’aperto, una superficie comune che promuove un’idea di comunità e di scambio, che sarà collocato nella parte piana del parco Piersanti Mattarella, sul fronte strada, con l’idea di incentivare la sosta e la permanenza di ragazzi e ragazze anche nelle ore pomeridiane. Il secondo padiglione si presenta come una classe all’aperto formata da una grande seduta a forma di croce collocata nel giardino tra via Teruel e viale Peruzzi, che segna chiaramente un punto lungo il percorso invitando a fermarsi. Il terzo padiglione, la lavagna, sfrutta il grande cartellone pubblicitario già presente e lo trasforma in un grande segnalatore di ingresso al Campus, nella faccia che guarda la rotonda, e in un supporto di contenuti realizzati dagli studenti che si possono cambiare di volta in volta.
Il sistema degli infopoint prevede l’installazione di una serie di totem e bacheche, uguali per tutti gli istituti e che presentano informazioni sugli istituti ma anche indicazioni come la distanza tra le scuole o dal centro storico. Ogni totem avrà una luce nella parte superiore con l’idea di creare anche nelle ore buie una rete luminosa che indica la presenza delle scuole e le mette in relazione l’una con l’altra.
Il progetto, finanziato con risorse proprie del Comune di Carpi, ha un valore di 112 mila 470 euro e la conclusione è prevista per la tarda primavera, prima della fine dell’anno scolastico.
“Dare voce ai giovani e renderli protagonisti – afferma il sindaco di Carpi Riccardo Righi – è una scelta di responsabilità e visione. È un percorso che porto avanti da quando ero assessore, perché sono convinto che la città migliori ascoltando chi la vive ogni giorno. Il Carpi Campus è parte di questo percorso: un progetto che coinvolge tutti gli istituti superiori e restituisce centralità a un’area strategica della città, dal punto di vista urbanistico e sociale, nato dalla volontà di studentesse e studenti di riappropriarsi di no spazio di vita e di farlo parlare della loro idea di scuola e di città. Per questo ringrazio le scuole partner, le ragazze e i ragazzi, lo studio Carpi Urban Center e il Politecnico di Milano per il lavoro condiviso. Il polo scolastico – conclude il sindaco – sarà al centro di cambiamenti importanti nei prossimi mesi, a partire dalla riapertura dell’ex stazione delle corriere come luogo dedicato ai giovani, alla formazione e all’innovazione. Investimenti che parlano di futuro, crescita e fiducia”.
E i dirigenti degli istituti scolastici, congiuntamente, dichiarano. “Siamo lieti che partano i lavori del nostro ‘campus’. È la logica continuazione, il contenitore ideale per tutti i progetti del patto per la scuola. Piace molto l’idea che l’amministrazione abbia accolto, come sempre, lo spunto offerto dalle scuole per migliorare la città e offrire un ambiente esterno più accogliente per i nostri cinquemila studenti. Bellezza e accoglienza sono parole importanti per l’educazione. Il campus di viale Peruzzi sarà finalmente luogo identificativo ‘denotato’ delle vivaci realtà scolastiche di Carpi e delle Terre D’argine, che hanno contribuito alla coprogettazione”.


