Sabato 18 maggio nel parco del Liofante a Salvaterra nel comune di Casalgrande si è svolto il festival nazionale UISP dei Giochi Tradizionali. Una grande festa iniziata la mattina con oltre 300 ragazzi della provincia accorsi per partecipare alle fasi finali della 14^edizione del Trofeo Scuole rivolto alle classi prime delle scuole secondarie di primo grado della provincia di Reggio Emilia e proseguita con un pomeriggio di attività per tutti all’interno del parco.

Dalle 8:30 alle 13:00 ragazzi e ragazze si sono sfidati a squadre a carrom, tamburello, palla rilanciata, dodgeball, corsa nei sacchi, tiro alla fune, gioco dei barattoli, ruba bandiera, ferri di cavallo per decretare i vincitori della manifestazione organizzata dal settore Giochi in collaborazione con il Comitato di Reggio Emilia.

Il Trofeo dei Giochi Tradizionali si conferma un evento molto sentito dai ragazzi e dalle insegnanti delle 8 scuole della provincia coinvolte in un progetto realizzato da una ventina di volontari Uisp che, anche quest’anno grazie al sostegno del Comitato, sono riusciti ad appassionare centinaia di ragazzi alla cultura popolare dei giochi. Alle premiazioni ha preso parte anche Valeria Amarossi, assessora allo sport del Comune di Castellarano.

Nel pomeriggio la festa si è aperta a tutti coloro (grandi e piccoli) che volessero cimentarsi nei giochi di una volta, proprio come voluto da UISP e dal suo Settore Giochi rappresentato sabato dalla coordinatrice Arianna Nerini e Guido Cinieri, che ha scelto l’evento reggiano come sede del festival nazionale 2024 proprio per la lunga tradizione nell’ambito dei giochi che contraddistingue il Comitato di Reggio Emilia, portato avanti da decenni con passione e grande volontà dallo storico dirigente Erasmo Lesignoli e da un nutrito gruppo di educatori e volontari.

“Oggi la digitalizzazione coinvolge i bambini già nei primi anni di vita. – ha ricordato Arianna Nerini coordinatrice del Settore Giochi di UISP Nazionale. UISP è impegnata da sempre e oggi più che mai nel recuperare la tradizione del gioco e consegnarlo nelle mani delle nuove generazioni affinché riscoprano il piacere di interagire con gli altri, fallire, sperimentare e fare nuove scoperte giocando perché – conclude – giocare è una cosa molto seria”.

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