Nella giornata di ieri, i militari del Comando Provinciale di Modena sono stati impegnati in attività di contrasto alla commissione di reati.

I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Modena, impegnati in controllo di persone e veicoli, fermavano un cittadino 26enne di origini nordafricane che, al fine di eludere l’identificazione, iniziava a scalciare gli operanti per darsi alla fuga. Bloccato grazie all’utilizzo dello spray urticante in dotazione, opponeva ulteriore resistenza liberandosi di un pacchetto che infilava in un tombino stradale di deflusso acqueo. L’involucro, recuperato in parte, celava ancora residui di hascisc, e analoga sostanza veniva trovata a bordo del veicolo dell’interessato, che veniva deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica per resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale e segnalato al Prefetto quale assuntore di droghe.

Sempre a Modena i Carabinieri del medesimo reparto, nel procedere al controllo del rispetto degli obblighi di un cittadino marocchino 21enne sottoposto agli arresti domiciliari, incontravano l’attiva resistenza fisica del soggetto, che con urla e minacce cercava di proibire l’operato dei militari. Il giovane veniva tratto in arresto per resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale e nella mattinata odierna è stata condotto innanzi al Giudice del Tribunale di Modena che, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto per l’uomo il prosieguo della detenzione domiciliare.

Una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Pavullo nel Frignano procedeva, in quel centro abitato, al fermo e controllo del veicolo condotto da un italiano di 63 anni, rilevando che il mezzo era stato rubato a Sestola nella pubblica via. L’interessato veniva pertanto denunciato all’Autorità Giudiziaria di Modena per ricettazione, mentre l’autovettura veniva restituita all’avente diritto, ancora ignaro del patito furto.

I Carabinieri di Fiorano Modenese eseguivano, in quel centro, un’ordinanza di misura cautelare in carcere nei confronti di un 60enne, già destinatario del divieto di avvicinamento alla persona offesa. L’uomo, dopo aver più volte trasgredito i dettami del provvedimento, veniva segnalato dai militari alla Procura della Repubblica anche ai fini dell’aggravamento della misura, che veniva concesso dal Giudice ed eseguito nella mattinata.

 

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