Gremito di gente il piazzale antistante l’Arcispedale Santa Maria Nuova per il tradizionale concerto realizzato dai ragazzi della “Lepido Youth Orchestra” in onore del MIRE e per i piccoli degenti della Pediatria.

Con voci, chitarre, saxofoni, flauti, pianoforte, tastiere e percussioni, 60 giovani musicisti hanno reso omaggio, in un abbraccio musicale simbolico, ai piccoli ricoverati del Santa Maria Nuova e al MIRE (Maternità Infanzia Reggio Emilia), ospedale della donna e del bambino che sta sorgendo a fianco del Core. Gli allievi dei percorsi a indirizzo musicale dell’Istituto Comprensivo “Marco Emilio Lepido” di Reggio Emilia sono stati diretti dal professor Sergio Cattolico (docente di chitarra classica). I ragazzi tra gli 11 e i 13 anni si sono esibiti proprio sotto le finestre del reparto di Pediatria e diversi piccoli degenti si sono affacciati con accanto genitori e infermieri per ascoltare.

L’evento, alla sua quinta edizione, è stato promosso dall’Azienda Usl IRCCS di Reggio Emilia e da CuraRE Onlus che da anni dedica il suo impegno alla realizzazione del MIRE– Maternità Infanzia Reggio Emilia. Il MIRE è la struttura ospedaliera che sta sorgendo nell’area del Santa Maria Nuova con l’obiettivo di tutelare la salute della donna, della gestante, della coppia, del neonato e del bambino, caratterizzandosi come luogo accogliente dotato delle più moderne tecnologie e competenze, associate a caratteristiche che consentano le migliori modalità di cura.

Per la Direzione ospedaliera era presente il dottor Federico Zagnoli che con il dottor Alessandro De Fanti, Direttore della Pediatria, ha ringraziato di cuore l’associazione Curare Onlus, la sua presidente Deanna Ferretti, l’Istituto Comprensivo Lepido e tutti i piccoli artisti dell’Orchestra per avere realizzato questa suggestiva e trascinante performance testimoniando in questo modo la vicinanza ai piccoli degenti dell’Arcispedale e agli operatori. Il dottor De Fanti ha sottolineato come la parola “Curare” per i piccoli degenti abbia senso a 360 gradi non solo dal punto di vista del benessere fisico, ma anche spirituale e morale e per questo si è detto a maggior ragione grato per il bel gesto rivolto ai bambini ricoverati. Per la scuola ha portato un saluto la preside dell’istituto, professoressa Silvia Ovi.

 

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