Nella giornata di ieri a Bologna, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Bolognina Pontevecchio” hanno deferito in stato di libertà all’Autorità giudiziaria due uomini italiani, indagati per i reati di truffa in concorso e sostituzione di persona, commessi ai danni di una giovane ventiduenne.

In particolare, lo scorso novembre la ragazza, dopo aver notato sul web l’annuncio di affitto di un appartamento a Bologna, prendeva contatti telefonici con l’inserzionista, con il quale concordava di effettuare una videochiamata per visionare l’appartamento e successivamente si accordavano per la corresponsione di una caparra dell’importo di € 1.500,00 e di una prima mensilità in € 850,00.

La ragazza effettuava, dunque, due distinti bonifici istantanei di tali somme effettuava; successivamente la stessa inviava delle e-mail, all’indirizzo di uno studio cittadino di amministratori condominiali, con all’interno copia dei propri documenti personali e del proprio iban per la successiva sottoscrizione del contatto di affitto; quando, però, la ragazza si recava fisicamente presso il citato studio per la stipula del contratto, realizzava di essere stata vittima di una truffa in quanto non esisteva alcun appartamento.

Il raggiro però non si concludeva qui, in quanto la vittima lamentava due addebiti sul proprio conto corrente in favore di una banca, operazioni da lei disconosciute. Dall’acquisizione della documentazione bancaria associata all’anagrafica della denunciante, si poteva accertare che, a suo nome, fosse stato attivato online un doppio contratto di finanziamento, per l’acquisto di merce presso un negozio Apple Store di Grugliasco (TO).

Dall’indagine, infatti, si scopriva che i truffatori avevano creato a nome della denunciante un indirizzo e-mail fittizio, riportante il suo nome, ed un’utenza telefonica (dati essenziali per la ricezione del link di apertura contratto e per ricevere l’SMS con il codice codice OTP per il riconoscimento della firma digitale). Inoltre, le immagini dei documenti di identità allegati al contratto venivano riconosciute dalla vittima come le stesse che aveva scattato, con il proprio cellulare, e che aveva inviate all’indagato per la sottoscrizione del contratto di affitto.

Dalla successiva acquisizione della documentazione riguardante la suddetta utenza telefonica, utilizzata per la truffa, si potevano inferire utili indizi sul fatto che essa fosse stata attivata a Torino.

Gli accurati accertamenti investigativi svolti dagli operatori di Polizia hanno portato ad individuare due uomini residenti in provincia di Torino, di cui uno del ‘89 intestatario del conto corrente nonché beneficiario dei due bonifici effettuati dalla vittima, per un totale di € 2.350,00; l’altro del ‘54, risultato intestatario delle due utenze telefoniche utilizzate per la truffa.

Nel corso dell’indagine, la vittima forniva la descrizione dell’uomo visto durante la videochiamata, pertanto, gli agenti hanno proceduto ad effettuare un’individuazione fotografica nell’ambito della quale la vittima riconosceva senza ombra di dubbio l’interlocutore del video del colloquio telefonico.

Gli indagati sono dei soggetti conosciuti alle forze di polizia e, in particolare, l’uomo classe 89 è risultato essere un pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, dedito a commettere truffe di questo tipo, per le quali veniva anche arrestato per associazione per delinquere finalizzata alla commissione dei predetti reati; l’altro indagato, invece, risulta gravato da pregiudizi di polizia per oltraggio a pubblico ufficiale.

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