I Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna proseguono le attività di contrasto al fenomeno delle truffe on line, soprattutto ai danni delle fasce deboli; negli ultimi giorni hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Bologna, sei persone le quali si sono rese responsabili di diverse truffe telefoniche.

(primo caso) I Carabinieri della Stazione di Vergato, hanno denunciato un uomo e una donna, rispettivamente di 46 e 31 anni, entrambi accusati del reato di truffa in concorso. Nella circostanza, la vittima, 34enne, si è rivolta ai militari della stazione di via Modena riferendo loro di aver contattato un numero di telefono fisso, ricercato su internet, al fine di attivare una polizza assicurativa. Poco dopo, convinta di aver ricevuto un sms dal vero assicuratore, la donna ha inquadrato il QR code contenuto all’interno del messaggio WhatsApp ed ha effettuato il pagamento richiesto di 452,36 euro. Solo dopo essere stata sollecitata nuovamente al pagamento, dal sedicente assicuratore, la donna si è resa conto di essere stata truffata.

(secondo caso) Sempre i Carabinieri della Stazione di Vergato, hanno denunciato un uomo e una donna, rispettivamente di 26 e 28 anni, entrambi accusati del reato di truffa in concorso. In questo caso, la vittima, 77enne, ha riferito ai militari di essere stato contattato dall’ex moglie, la quale a sua volta aveva ricevuto un sms da parte di un numero sconosciuto a firma della loro figlia. Quest’ultima ha riferito alla madre di aver perso il cellulare e di aver bisogno di denaro. Il 77enne, dopo aver inquadrato il QR code contenuto all’interno dell’sms ricevuto dalla sedicente figlia, ha effettuato, come da indicazioni ricevute, due differenti versamenti dell’importo complessivo di 1896 euro. Solo dopo essere riuscito a parlare con la “vera” figlia, l’uomo si è reso conto di essere stato truffato.

(terzo caso) I Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme, hanno denunciato una 52enne, già nota alle forze dell’ordine, accusata del reato di truffa. La vittima, 30enne, al fine di acquistare un’autovettura usata sulla piattaforma e-commerce “Facebook Market”, ha contattato il numero di cellulare associato ad un account business dove nella circostanza la 52enne ha simulato in un primo momento la compravendita di una Fiat 500 e in un secondo momento quella di una Nissan Qashqai, per un importo complessivo pari a 5200 euro. Non avendo ricevuto più nessuna risposta dalla sedicente venditrice, il 30enne si è reso conto di essere stato truffato e si è rivolto ai Carabinieri della locale stazione per denunciare l’accaduto.

(quarto caso) I Carabinieri della Stazione di Castel San Pietro Terme, hanno denunciato un 24enne, già noto alle forze dell’ordine, accusato del reato di truffa. La vittima, 59enne, dopo aver ricevuto sulla propria utenza telefonica un sms che la informava di un prelievo fraudolento pari a 198,47 euro avvenuto sul suo conto corrente, la invitava a cliccare su un link, al fine di essere ricontattata. Il sedicente operatore, facendo credere alla donna che si poteva bloccare il prelievo avvenuto a sua insaputa, la invitava così ad effettuate immediatamente due bonifici dell’importo complessivo pari a 1500 euro; denaro che le sarebbe stato restituito al termine delle operazioni. Recatasi in banca per ricevere spiegazioni, la donna si è accorta di essere stata raggirata e truffata. A seguito delle lunghe e complesse attività investigative, i Carabinieri hanno scoperto la vera identità dei vari intestatari collegati ai numeri di cellulare dal quale sono partiti gli sms phishing e quella relativa agli intestatari degli iban sui quali sono stati effettuati i vari bonifici da parte delle vittime.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna raccomandano la massima attenzione sul fenomeno delle truffe, soprattutto ai danni delle fasce deboli e ricordano che al link https://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/Cose-di-tutti-i-giorni/contro-le-truffe è possibile consultare i consigli dell’Arma.

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