da sx: Cristina Stefani, Silvia Pellegrini, Micaela Goldoni, Giovanni Cerfogli, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, la vice presidente di Fondazione di Modena Eleonora De Marco, Francesca Piccinini, gli assessori Andrea Bortolamasi e Andrea Bosi

Il complesso che fino a pochi anni fa ha ospitato l’Ospedale Estense, e che da secoli riveste un ruolo centrale per Modena, viene restituito alla città come Palazzo della cultura grazie al progetto di restauro e riqualificazione che riconnette gli spazi dell’edificio settecentesco all’adiacente Palazzo dei Musei ampliandolo e creando un unico sistema che prefigura il Polo della cultura con l’ex ospedale Sant’Agostino.

E “Un Palazzo per la cultura” è, appunto, il titolo del volume che illustra il progetto di riqualificazione dell’ex Ospedale Estense, documentando il primo stralcio dei lavori effettuati, fornendo un quadro degli studi storici sull’evoluzione dell’edificio dal Trecento fino al Ventesimo secolo, e offrendo uno sguardo d’insieme sulle prospettive degli istituti culturali che fanno vivere il complesso: le Gallerie Estensi, il Museo Civico, la Biblioteca Poletti e l’Archivio storico comunale.

Il volume, curato da Giovanni Cerfogli, Silvia Pellegrini, Francesca Piccinini e Cristina Stefani ed edito da Franco Cosimo Panini, sarà presentato al pubblico sabato 6 aprile, alle 10.30, nell’incontro a ingresso libero in programma nella sala conferenze di Palazzo dei Musei.

Il primo stralcio dei lavori all’ex Ospedale Estense, consistente nel rafforzamento sismico dell’intero edificio e nella completa riqualificazione degli spazi al piano terra e nell’ampliamento del Museo Civico, è stato effettuato grazie a un finanziamento di oltre 19 milioni di euro del ministero della Cultura nell’ambito del progetto Ducato Estense e con un contributo di 800 mila euro di Fondazione di Modena per la progettazione esecutiva realizzata da Politecnica e Ingegneri Riuniti, con l’intento di riportare il complesso all’antica unità. Il percorso interno, pensato come nuova connessione tra le diverse parti, viene guidato e valorizzato dai nuovi allestimenti realizzati grazie ai fondi del progetto “Opengate. Una nuova porta per la città” (finanziato dal Fondo cultura 2021).

Il rinnovamento di arredi e allestimenti ha già riguardato le sale Campori e Sernicoli e le sale delle mostre temporanee del Museo Civico e tutto il piano terra della nuova ala, dove è stata posizionata anche la segnaletica interna, mentre è ancora in corso di allestimento il nuovo percorso immersivo “Avia Pervia” che accoglierà i visitatori trasportandoli nella storia della città e che sarà pronta e inaugurata nelle prossime settimane.

Il volume “Un Palazzo per la cultura” e i nuovi allestimenti in corso sono stati presentati questa mattina, giovedì 4 aprile, con una conferenza stampa a Palazzo dei Musei alla quale hanno partecipato il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi e l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Bosi, la vice presidente di Fondazione di Modena Eleonora De Marco, la progettista di Politecnica Micaela Goldoni, il direttore dei lavori Giovanni Cerfogli.

L’intervento di riqualificazione sta proseguendo con i lavori di ampliamento delle Gallerie Estensi, in un’area di circa 2.700 metri quadrati dell’ex Estense, finanziati per 5 milioni di euro con fondi del ministero dei Beni culturali e con risorse Pnrr. Sono in corso, inoltre, i lavori dell’Ausl nell’area dell’ex Estense destinata a diventare Casa della comunità, che il Comune ha consolidato e consegnato al grezzo all’Azienda sanitaria, il cui termine è previsto nel 2025. Infine, sono in corso anche le procedure per l’assegnazione del secondo stralcio di interventi di riqualificazione, del valore di circa 9,6 milioni di euro, di cui 6 milioni finanziati nell’ambito della strategia Atuss attraverso i Fondi strutturali europei 2021-2027 assegnati dalla Regione Emilia-Romagna. I lavori riguardano, in questo caso, il completamento del recupero ai piani superiori dell’edificio, finalizzato all’ampliamento e alla razionalizzazione degli ambienti del Museo civico e della Biblioteca Poletti con nuovi percorsi espositivi e sale per la lettura e la didattica.

 

IL PRIMO STRALCIO DEI LAVORI DI RIQUALIFICAZIONE

Rafforzamento sismico dell’intero complesso e riqualificazione degli spazi al pianterreno e al secondo piano per oltre 19 milioni di euro nel rispetto dell’edificio settecentesco

Un intervento di restauro e riqualificazione realizzato nel rispetto dei valori storici e architettonici del complesso immobiliare settecentesco. È Quello realizzato all’ex Ospedale Estense, con la conservazione e il rafforzamento dei caratteri del Settecento attraverso la restituzione, dove possibile, degli spazi originali con la riscoperta delle strutture e la rimozione di limitati elementi che si sono aggiunti nel tempo.

I lavori del primo stralcio dell’edificio, raccontati nel volume “Un palazzo per la cultura. Il progetto di riqualificazione dell’ex ospedale Estense a Modena” curato da Giovanni Cerfogli, Silvia Pellegrini, Francesca Piccinini, Cristina Stefani del Comune di Modena, hanno riguardato il rafforzamento sismico dell’intero complesso, la riqualificazione di quasi 1.000 metri quadrati al piano terra dedicati a spazi espositivi e di tre sale del Museo Civico, con l’apertura di un passaggio tra l’ex Estense e Palazzo dei Musei, per un valore complessivo di oltre 19 milioni di euro, finanziati dal ministero dei Beni culturali con il progetto “Ducato Estense”.

Insieme al secondo stralcio di lavori per il completamento del recupero ai piani superiori dell’edificio (le cui procedure di assegnazione sono in corso), e all’intervento di ampliamento delle Gallerie Estensi in corso di esecuzione, l’ex Ospedale Estense diventa la nuova ala di Palazzo dei Musei, un complesso a prevalente destinazione ad attività culturali nell’ambito del progetto del Polo della cultura che comprende anche il Sant’Agostino. Oltre agli spazi espositivi già realizzati al piano terra, in particolare, nei piani superiori saranno ampliati gli ambienti del Museo civico e della Biblioteca Poletti, anche grazie a un ulteriore collegamento interno con Palazzo dei Musei, con nuovi percorsi espositivi e sale per la lettura e la didattica. Il piano terra e il primo piano dell’ala a sud-ovest del complesso, invece, ospiteranno la Casa di comunità, con accesso dedicato da viale Vittorio Veneto: dopo che l’Amministrazione ha consolidato gli spazi e li ha consegnati al grezzo, l’Ausl sta ora provvedendo al completamento del recupero.

“La riqualificazione urbana a fini culturali – afferma il sindaco Gian Carlo Muzzarelli – è un pilastro della strategia di questa Amministrazione comunale per potenziare ruolo e valore di Modena città turistica e Modena città di cultura. È un cambio identitario in corso da tempo che è stato ed è importante per la crescita e la modernizzazione della città”.

Avviato nel 2019, l’intervento è stato progettato dagli studi modenesi di architettura e ingegneria Politecnica e Ingegneri Riuniti, grazie a un contributo della Fondazione di Modena di 800 mila euro, è stato realizzato dal raggruppamento temporaneo di imprese D’Adiutorio Costruzioni spa di Teramo, Razzetti e Bosazza srl di Torino, CandiniArte impresa di restauro srl di Castelfranco e A&T impianti srl di Modena, si è concluso nel 2023, con interruzioni e rallentamenti dovuti all’emergenza Covid.

Al piano terra, nella porzione di edificio a nord, sotto il portico dei cortili interni, in particolare, sono state realizzate due sale espositive, ciascuna di 300 metri quadrati, collegate tra loro. Nella porzione a sud, su viale Vittorio Veneto, ne è stata realizzata un’altra da 350 metri quadrati. È stato ricavato un accesso diretto da Palazzo dei Musei con l’apertura di un passaggio tra i porticati dei cortili che ha consentito di ricostituire l’unitarietà dell’antico complesso in passato separati. Sono stati riqualificati i due cortili interni principali e quello al lato del campanile, dove è stata posata una pavimentazione mista in pietra, cotto, cemento drenante conservando le aree verdi preesistenti e, sempre al piano terra, sono stati realizzati anche uffici e locali di servizio. Al secondo piano, dopo il consolidamento, sono state completate e riallestite le tre sale espositive Campori, Sernicoli e Boni del Museo Civico.

È stata consolidata inoltre anche la parte del complesso che affaccia su Vittorio Veneto già in passato utilizzata dai Musei civici come deposito e come sale espositive, per consentire il consolidamento delle volte sottostanti.

sala immersiva in allestimento

UNA SALA PER IMMERGERSI NELLA STORIA

“Avia pervia”, che sarà inaugurata nelle prossime settimane, è una porta tra il presente e il passato di Modena e del Palazzo dei Musei

È una “porta” tra il presente e il passato il nuovo percorso immersivo che da maggio accoglierà i visitatori di Palazzo dei Musei.

Al piano terra del Palazzo, raggiungibile anche dal nuovo ingresso su viale Vittorio Veneto, il nuovo spazio, sotto il motto cittadino “Avia Pervia”, conduce i visitatori in un viaggio emozionale nella storia della città e del palazzo attraverso visioni, incontri e racconti. Un luogo insieme reale e virtuale e un’introduzione alle preziose collezioni conservate nel palazzo.

Come spiega l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, il nuovo percorso immersivo realizzato anche grazie a un’imponente opera di digitalizzazione del patrimonio del Museo Civico e dell’Archivio storico comunale, si inserisce nel percorso museale, integrando e ampliando la visita, in sintonia con il progetto Ago Fabbriche Culturali e con Modena Città creativa per le Media Arts. È un’esperienza per conoscere la città che si inserisce a pieno titolo tra le proposte che la città offre non solo ai modenesi ma anche ai turisti, che potranno trovarla sul portale visitmodena, e per la quale prevediamo un biglietto che, in prospettiva, sarà integrato nell’ambito della promozione dei diversi istituti culturali della città”.

Lo spazio immersivo “Avia pervia”, realizzato da Bit Movies con la progettazione narrativa di Rossella Sapio, è parte del progetto “Open Gate – la nuova porta della città” nell’ambito del quale è stato allestito l’intero piano terra appena ristrutturato e sono state realizzate le nuove sale espositive al piano terra dell’ex Ospedale estense, che attualmente accolgono la mostra dedicata al grande fotografo Franco Fontana in occasione del suo novantesimo compleanno, e sono state riaperte le sale Campori e Sernicoli del Museo Civico, riallestite secondo un percorso museografico di grande impatto visivo ed emozionale, e le sale destinate alle mostre temporanee del Museo che ora ospitano la mostra “Enigma proibito”.

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