Il 6 aprile 1924 si svolsero le elezioni politiche che segnarono l’avvento della dittatura fascista, in un clima di violenza che culminò, il 10 giugno, con l’assassinio del deputato Giacomo Matteotti.

Cento anni dopo, sabato 6 aprile, due incontri al Collegio San Carlo ricordano e approfondiscono gli avvenimenti che cambiarono la storia dell’Italia e, dalla prossima settimana, un’installazione in piazza Mazzini ricorderà il centenario di quegli eventi.
Il 6 aprile, la prima parte della giornata, dalle 10, nella sala verde del Collegio, coinvolge circa cento studenti delle scuole superiori di Modena e provincia ed è dedicata in particolare al delitto Matteotti e alla figura del parlamentare ucciso nel contesto degli eventi che caratterizzarono il 1924. L’appuntamento avrà come fulcro la proiezione del film “Il delitto Matteotti” (1973, diretto da Florestano Vancini), intervallata dagli interventi del professor Giuliano Albarani e dalle letture di testi dell’epoca per sollecitare interventi e domande da parte dei ragazzi.
È aperto al pubblico, invece, “Dialoghiamo: 1924”, l’incontro in programma alle 18 nel Teatro del Collegio San Carlo: Michela Ponzani, docente di Storia contemporanea all’Università Tor Vergata di Roma, autrice e conduttrice televisiva di programmi culturali per la Rai, e uno degli speacker di Radio Fsc-UniMoRe ripercorrono i principali eventi del 1924: dalle elezioni del 6 aprile alle prime trasmissioni radiofoniche, iniziate il 6 ottobre, passando per l’omicidio di Giacomo Matteotti, in un viaggio in uno dei periodi più bui dell’Italia.
“L’uccisione di Giacomo Matteotti – commenta il vicesindaco Gianpietro Cavazza – rappresenta un caso di martirio laico per la libertà: Matteotti è stato barbaramente ucciso per le sue idee e per la denuncia della violenza fascista. È da sottolineare il fatto che gli studenti e le studentesse del San Carlo hanno progettato le iniziative in programma a favore di altri studenti e studentesse”.
L’iniziativa è promossa dal Comitato per la storia e le memorie del Novecento del Comune di Modena che cura anche l’installazione, un cubo nero, che sarà collocata in piazza Mazzini nei prossimi giorni. Intitolata “Una dittatura non cade dal cielo” invita a riflettere nel presente sull’importanza della democrazia e della libertà sanciti dalla Costituzione. L’allestimento sarà visibile fino al 25 aprile, giorno della Liberazione dell’Italia dalla dittatura nazifascista.

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