La Giunta nella seduta di oggi ha deliberato l’adozione della variante al Piano Urbanistico Generale (PUG+) e l’approvazione di una prima modifica al Regolamento Edilizio. La delibera inizierà ora il suo iter in Consiglio comunale. Si tratta di un passaggio importante nell’adeguamento degli strumenti di pianificazione e controllo delle trasformazioni urbane alle Linee programmatiche del mandato e ad un atto di orientamento della Giunta, sulla base del quale nell’ottobre del 2022 è stato avviato il lavoro di progettazione degli uffici e la discussione con la città. La proposta di variante è stata assunta dalla Giunta l’1 agosto 2023 e pubblicata per la raccolta di osservazioni dal 13 settembre al 13 novembre. In questo periodo si sono svolte azioni di presentazione, comunicazione e discussione che hanno portato alla raccolta di 110 osservazioni, formulate da cittadini, associazioni e imprese, nonché ai pareri deliberati dai Quartieri. Ora la variante approda in Consiglio per l’approvazione delle risposte alle osservazioni e l’adozione. Infine la variante verrà esaminata dalle autorità urbanistiche (Città metropolitana e Regione Emilia-Romagna) e ambientali, e tornerà in Consiglio per l’approvazione definitiva a cavallo dell’estate.

Le principali novità del PUG+
Le modifiche che la variante apporta al PUG sono numerose, e sono riconducibili a tre ambiti tematici individuati dalla Giunta:

  • neutralità climatica e resilienza del territorio
  • governo delle trasformazioni diffuse
  • tutela del paesaggio e del territorio rurale

Per quanto riguarda la neutralità climatica e la resilienza si è lavorato sul miglioramento dell’impatto ambientale dei parcheggi pertinenziali, sull’incentivazione della produzione di energia da Fonti Energetiche Rinnovabili, su requisiti e livelli prestazionali per migliorare la performance ambientale delle costruzioni, sul sistema di norme che tutelano il territorio rispetto ad alluvioni e dissesto idrogeologico.

Per rafforzare la capacità dell’Amministrazione di governare le trasformazioni diffuse e favorire la rigenerazione urbana, la variante introduce nuovi importanti strumenti quali ad esempio: un nuovo sistema di regolazione delle altezze massime e dei volumi realizzabili, che intende rendere i nuovi edifici maggiormente compatibili con il contesto circostante; nuove misure per la promozione e l’incentivazione dell’ERS (Edilizia Residenziale Sociale, la quota di alloggi in affitto calmierato destinata a fornire una importante risposta alla domanda di casa espressa oggi dalla città). Tra queste si segnalano la possibilità di dare in gestione gli alloggi Ers in locazione, il trasferimento sul Comune dell’obbligo di realizzazione a fronte della corresponsione del relativo costo di realizzazione, quote di convenzionamento obbligatorie anche per gli studentati privati.
La ricchezza e profondità delle osservazioni e del confronto di questi mesi ha reso evidente la necessità di ulteriori misure da mettere in campo attraverso un confronto con Ordini e associazioni di categoria e professionisti con l’obiettivo di pervenire ad una nuova Variante nei prossimi mesi che abbia al centro l’obiettivo di ridurre il valore delle aree che sono oggi uno degli elementi principali che limitano la rigenerazione urbana delle aree dismesse.

Per quanto riguarda il territorio rurale sono state allineate le norme del PUG sul recupero degli edifici esistenti a quelle del Piano Territoriale Metropolitano, competente per questi aspetti.

Altri aggiornamenti riguardano aspetti del Piano conseguenti il primo periodo di rodaggio: la realizzazione di attrezzature di interesse pubblico, di parcheggi, la promozione di usi temporanei, la ridefinizione delle Strategie locali in relazione al contenuto del Piano Quartieri, l’impegno sul gender gap reduction, l’adeguamento di norme sulle attività commerciali, le attività d’impresa, gli esercizi cinematografici, le attività ricettive, la realizzazione di antenne e la tutela dei portici patrimonio Unesco.

Le modifiche al Regolamento Edilizio
Le modifiche inserite nel testo del Regolamento Edilizio derivano dalla necessità di coordinamento del testo regolamentare alle nuove indicazioni della pianificazione e dal “collaudo” di questi primi anni di attuazione. Nella redazione del nuovo testo si è anche considerata la possibilità di recepire osservazioni formulate nella procedura della variante PUG+, proprio perché queste iniziative nascono da un’unica iniziativa coordinata avviata dalla Giunta.
Poche modifiche riguardano la Prima Parte del Regolamento, che per legge rimanda alle definizioni unificate contenute nelle disposizioni normative nazionali e regionali; la più significativa riguarda l’introduzione di una nuova destinazione d’uso finalizzata ad identificare le attività turistiche svolte in unità immobiliari a destinazione abitativa (affittacamere, bed and breakfast, locazioni per finalità turistica e locazioni brevi) quale uso appartenente alla più ampia categoria del ricettivo, in modo da migliorare il controllo dell’Amministrazione su queste attività di forte impatto sulla città.
Nella seconda parte sono introdotte le nuove modalità, stabilite dal PUG, per il reperimento delle dotazioni territoriali e le nuove modalità attuative per la realizzazione di ERS (art. 8); poi sono aggiornate le prescrizioni relative alla tutela del suolo (art. 17, 22 e 51), e completamente revisionate le prestazioni obiettivo per gli edifici e i requisiti ambientali per la compatibilità ambientale (art. 27 e 28). Da ultimo, le norme sulla tutela degli edifici di interesse culturale e testimoniale (art. 73) sono allineate alle novità in termini di installazione di pannelli solari e fotovoltaici.

 

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