Le costruzioni sono decisive per l’economia dell’Emilia-Romagna, determinando il 7,5% del Pil regionale. Attualmente il settore conta oltre 65mila imprese, pari a circa il 15% di tutte le imprese attive nella regione. In generale, sono positivi i principali indicatori, dall’occupazione al saldo delle aziende attive. Tuttavia, la crescita registrata nel 2023 è stata inferiore rispetto all’incremento record del biennio 2021-2022, e nel 2024 potrebbe esserci una lieve contrazione. Pesa lo stop al Superbonus 110%, non compensata dall’avvio della nuova stagione dei lavori del PNRR che stanno scontando forti ritardi nella realizzazione delle nuove opere. Il Piano è particolarmente importante per la regione, a cui sono stati assegnati fondi per €7,23 miliardi.

Di questo e non solo si è discusso oggi durante la conferenza stampa di presentazione di SAIE, La Fiera delle Costruzioni: progettazione, edilizia, impianti (9 – 12 Ottobre, BolognaFiere), dal titolo Quale futuro per l’edilizia senza una vera politica industriale.

 

Volumi e occupazione: la fotografia di ANCE EMILIA Area Centro

Come sta andando nel dettaglio il settore? Delle oltre 65mila imprese attive in Emilia-Romagna, circa 4.600 sono nate nel 2023, per un saldo complessivo che rimane positivo: rispetto al 2022, nella regione si contano 1.464 imprese in più. Per quanto riguarda il volume d’affari, i dati Prometeia mostrano come il settore delle costruzioni in Emilia-Romagna abbia chiuso il 2023 con una crescita complessiva del +1,9%, inferiore rispetto al 2021 (+7,4%) e al 2022 (+5,3%), ma ancora in campo positivo. Sempre le stime Prometeia prevedono una lieve recessione nel 2024, con una prevista diminuzione del valore aggiunto del -3,2%.

Sul fronte occupazione, secondo Unioncamere, il settore edile a livello regionale ha registrato una crescita occupazionale per il terzo anno consecutivo. Al secondo trimestre 2023, gli addetti alle costruzioni sono 141.476, con un incremento, rispetto al 2022 del +2,7% (+3.726 unità).

 

Il PNRR in Italia e in Emilia-Romagna: l’impatto sulle costruzioni

Dei €45,6 miliardi di spesa totale in tutta Italia a fine 2023, il 59% è relativo al settore delle costruzioni. Superbonus 110% e lavori pubblici coprono il 56% della spesa sostenuta al 31 dicembre 2023 con €14 miliardi e €10,1 miliardi rispettivamente. Inoltre, è stata aggiunta una Missione 7 Repower EU, con una dotazione di €11,2 miliardi di cui €8,3 miliardi derivanti da definanziamenti di altre Missioni e €2,9 miliardi di nuovi fondi EU.

Alla Regione Emilia-Romagna, a fine 2023, sono stati assegnati complessivamente €7,23 miliardi del PNRR. Di questi, €2,4 miliardi riguardano il territorio di Bologna, €834 milioni Modena e €597 milioni Ferrara.

Nonostante i numeri importanti, i lavori del PNRR stanno scontando forti ritardi nella realizzazione delle nuove opere. Dalla quarta relazione semestrale sullo stato di attuazione del Piano presentata dal Governo nella cabina di regia con Regioni ed enti locali emerge, infatti, che, a livello nazionale “la spesa effettuata nel 2023 è stata di €21,1 miliardi”. In realtà, la somma prevista dalla Nadef 2022 era pari a €40,9 miliardi. Allo stato attuale, risulta necessaria un’accelerazione della spesa per rispettare le scadenze del piano è ancora tutta da realizzare.

 

Le posizioni dei protagonisti della conferenza stampa di SAIE 2024

Alla conferenza stampa hanno partecipato Paola Marone, Presidente Federcostruzioni; Matteo Lepore, Sindaco di Bologna; Leonardo Fornaciari, Presidente ANCE EMILIA Area Centro; Angelica Donati, Presidente ANCE Giovani; Antonio Bruzzone, Ceo BolognaFiere Group; Ivo Nardella, Presidente di Senaf e del Gruppo Tecniche Nuove ed Emilio Bianchi, Direttore Generale di Senaf/SAIE.

Paola Marone, Presidente di Federcostruzioni ha commentato: “Oltre al clima di incertezza dovuto alle tensioni geopolitiche e determinato dalle scelte monetarie europee che impattano sull’andamento del mercato, il Governo ci lascia sconcertati dall’ultimo cambiamento normativo in materia di bonus fiscali. Nella valutazione delle informazioni pervenute, in attesa del testo normativo definitivo, pare sia eliminata la possibilità, per le nuove operazioni, di utilizzare la cessione del credito e lo sconto in fattura nei casi in cui oggi è ancora consentita. In ogni caso, tale eliminazione non ha effetti retroattivi. Queste modifiche, se confermate, rischiano di destabilizzare ulteriormente il mercato già in affanno, inasprendo la situazione dei crediti incagliati e non tutelando le fasce deboli e abbandonando le imprese a nuove incertezze economiche, con rischio di chiusure e perdita dei posti di lavoro come testimoniano dati convergenti da diversi settori della filiera e indicati nell’anticipazione del Rapporto annuale Federcostruzioni. Federcostruzioni reputa quindi necessarie una serie di misure concrete di politica industriale, per sostenere la competitività della filiera delle costruzioni in Italia e all’estero, e permettere al Paese di rispettare gli impegni internazionali ed europei sul clima. Serve urgentemente un sistema di incentivi accessibili alle famiglie con la cessione dei crediti almeno per i redditi bassi, una visione complessiva e un sostegno pubblico adeguato per la filiera industriale delle costruzioni per la promozione degli investimenti per la transizione verde e la riduzione delle emissioni di CO2, il rafforzamento del meccanismo di adeguamento CBAM (Carbon BorderAdjustment) rafforzando la sua efficacia di difesa delle produzioni europee e la rapida attuazione dell’energyrelease e gas release, una maggiore concorrenza nei servizi di ingegneria abbassando la soglia per gli affidamenti diretti.”

Matteo Lepore, Sindaco di Bologna ha commentato: “Bologna sta vivendo un periodo eccezionale di grandi trasformazioni urbane, con importanti investimenti pubblici e privati per rispondere alla domanda di case e per rendere la città sempre più attrattiva e vivibile, con i diversi progetti di rigenerazione urbana che stiamo avviando. Con il piano per l’abitare, ad esempio, realizziamo dieci mila nuovi alloggi entro i prossimi dieci anni; mentre il nuovo distretto ‘Tek’, che abbiamo presentato negli scorsi giorni, rappresenta una grande opportunità per un’area della città con un forte tasso di innovazione e sviluppo economico. Questi progetti sono strettamente legati agli impegni internazionali e nazionali sul clima, che ci vede – con Bologna Missione Clima – tra le cento città europee che stanno sperimentando modelli avanzati per la transizione ecologica. Su questi progetti in particolare siamo impegnati in un dialogo costruttivo con le realtà economiche del settore delle costruzioni. Il Saie, da questo punto di vista, si rivela ad ogni edizione uno spazio prezioso di confronto con i diversi attori di uno dei settori economici trainanti per il paese”.

Leonardo Fornaciari, Presidente ANCE EMILIA Area Centro ha commentato: “SAIE rappresenta un’occasione importante per il settore delle Costruzioni, offrendo una piattaforma di dialogo su temi come la transizione ecologica e digitale. In questo momento, è fondamentale soprattutto valorizzare il ruolo dei giovani per innovare il settore, un aspetto che esploreremo con ANCE Giovani in fiera, dove metteremo a disposizione una area hospitality per incontri con la pubblica amministrazione, gli stakeholder e i professionisti. Per vincere le sfide del futuro occorre rafforzare inoltre la collaborazione tra imprese di tutto il tessuto produttivo del Paese, evidenziata anche dal gemellaggio con ANCE Bari-BAT. Il settore necessita stabilità e investimenti a lungo termine, lontani da soluzioni temporanee. È essenziale definire una strategia che garantisca regole chiare per i prossimi anni, per rispondere alle esigenze del paese e assicurare la crescita sostenibile. La nostra azione ora determinerà il futuro del settore, facendo leva sull’esperienza e l’affidabilità delle nostre imprese per crescere, consentire i giusti investimenti, formare i lavoratori e rendere sempre più sicuri i luoghi di lavoro. Il tutto senza cadere nella trappola dei provvedimenti spot, presi sull’onda delle emozioni e senza una vera visione a lungo termine.”

Angelica Donati, Presidente di ANCE Giovani ha dichiarato: “Sostenibilità, innovazione e formazione, i temi che saranno al centro della prossima edizione del SAIE, sono anche quelli che, come ANCE Giovani, abbiamo individuato da tempo come driver per il futuro del settore edile. Ne abbiamo dibattuto a fondo con le istituzioni e gli stakeholder di settore durante il nostro ultimo convegno nazionale tenutosi lo scorso novembre. Ci troviamo in un momento storico in cui le scelte che verranno fatte dal legislatore nei prossimi due anni detteranno il futuro a lungo termine del nostro comparto. Con la direttiva Case Green, l’Italia ha l’opportunità di scrivere un piano industriale di settore con una visione a lungo termine al 2050, che permetta alle costruzioni di continuare a trainare la crescita del Paese e metta le imprese finalmente nelle condizioni di investire sul futuro. Un futuro che deve essere sempre più sicuro, sostenibile, innovativo ed inclusivo, e che sarà possibile solo se verrà scardinata una volta per tutte la logica di gestione emergenziale che attualmente ci sottopone a continue varianti normative. Come ANCE Giovani siamo felici di portare la nostra prospettiva e le nostre idee a sostegno delle attività del SAIE.”

Per Antonio Bruzzone, Ceo BolognaFiere Group: “SAIE è un evento di grande importanza per BolognaFiere e siamo felici di dare nuovamente il benvenuto alle imprese e agli operatori del settore delle costruzioni. Il Salone è da sempre un’occasione per confrontarsi, conoscere, tracciare piani di sviluppo. Come sempre la piattaforma SAIE sarà il punto di riferimento per operatori e imprese, chiamati a discutere dei temi più importanti del settore delle costruzioni: sostenibilità, innovazione e digitalizzazione in un periodo di grande cambiamento per il Paese. L’alternanza strategica con la Nuova Fiera del Levante di Bari, di cui siamo partner industriali, nell’ospitare il SAIE, consente alla manifestazione di Senaf una copertura completa del territorio, vicina a tutte le realtà del settore delle costruzioni.”  

Ivo Nardella, Presidente del Gruppo Tecniche Nuove e di Senaf, società organizzatrice di SAIE ha affermato: “La nuova edizione di SAIE segna un ulteriore passo in avanti nel nostro impegno verso il mondo delle costruzioni. In un momento in cui l’innovazione tecnologica e l’applicazione dell’intelligenza artificiale diventano sempre più centrali nelle agende politiche e imprenditoriali, il settore si trova al crocevia di sfide e opportunità senza precedenti. Con un occhio attento alle esigenze di un mercato in costante evoluzione, SAIE si rinnova, proponendo soluzioni all’avanguardia e promuovendo un dialogo costruttivo tra le istituzioni e i professionisti del settore. La fiera di quest’anno è progettata per essere un hub di networking e innovazione, dove i partecipanti possono scoprire le ultime tendenze, tecnologie e materiali che plasmeranno il futuro. Oltre a moltiplicare le occasioni di business, SAIE è un momento fondamentale di formazione e aggiornamento professionale, offrendo incontri, workshop e seminari. Il successo delle precedenti edizioni e la risposta entusiasta del mercato, sia nelle edizioni di Bologna che di Bari, ci spingono a superare i confini tradizionali. Per noi SAIE è più di una fiera: è un movimento, una community che guarda al futuro con determinazione, pronta ad accompagnare la filiera delle costruzioni ‘Made in Italy’ nella messa a terra dei molti progetti del PNRR già territorializzati e che, con il passare del tempo, si accingono a diventare cantieri, posti di lavoro e sviluppo di nuove professionalità.”

SAIE 2024: il ritorno della Fiera delle Costruzioni a Bologna

I trend emersi durante la conferenza stampa saranno protagonisti all’interno di SAIE 2024, che ritorna in Emilia-Romagna dopo il successo del 2022, con oltre 430 aziende espositrici e 37mila visitatori, proseguendo l’alternanza strategica annuale con Bari. A Bologna, SAIE proporrà una formula dinamica e immersiva grazie alla combinazione di spazi espositivi, convegni formativi, aree dimostrative e contest ad alta interazione. Un appuntamento che per gli addetti ai lavori significa aggiornamento sulle ultime novità, ma anche e soprattutto nuove opportunità di mercato e networking. Quattro i settori tematiciProgettazione e Digitalizzazione; Edilizia; Impianti; Servizi e media – che, insieme alle numerose iniziative speciali, metteranno al centro il cantiere e i temi che determineranno il futuro delle costruzioni: sostenibilità, infrastrutture, formazione e innovazione. Dal 9 al 12 ottobre, aziende protagoniste del mercato, professionisti, politica e associazioni, si confronteranno, nel dettaglio, sui principali temi dell’edilizia, dell’impiantistica e delle costruzioni: infrastrutture, calcestruzzo, serramenti, sismica, efficienza energetica del costruire, digitalizzazione del cantiere, offsite e nuove tecniche del costruire finiture e colore, macchine e attrezzature e tanto altro. Ampio spazio sarà, inoltre, dedicato alle recenti modifiche agli incentivi statali, alle novità del PNRR, alla transizione energetica, alla riqualificazione urbana e alla formazione degli operatori.

 

Ora in onda:
________________