Passo Casoni (ph Ufficio stampa Parco nazionale Appennino e Riserva di Biosfera Mab Unesco dell’Appennino tosco-emiliano)

I meravigliosi paesaggi dell’Appennino Tosco-Emiliano oggi hanno un’opportunità per essere salvati dall’incuria e dall’abbandono. Stiamo parlando del mosaico di ecosistemi composto da praterie montane e foreste della Lunigiana, Garfagnana, Appennino reggiano e parmense e Alpi Apuane. Infatti il programma ‘Endangered Landscapes & Seascapes Programme’ gestito da Cambridge Conservation Initiative con  la Fondazione Arcadia, hanno selezionato e finanziato il progetto ‘Ape Toe: Ripristino praterie e foreste dell’Appennino’, candidato da Legambiente e altri 9 importanti partner istituzionali.

L’associazione ambientalista nazionale lavorerà per la realizzazione del progetto insieme al Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano (main partner), Regione Toscana, Regione Emilia Romagna, Parco Regionale delle Alpi Apuane, Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale, Unione di Comuni Montana Lunigiana, Unione Comuni della Garfagnana, GAL Consorzio Lunigiana e Gal MontagnAppennino, mentre il supporto tecnico sarà assicurato dalla società Nemo di Firenze.

L’obiettivo del progetto è il ripristino del paesaggio agro-naturale e dei delicati ecosistemi dell’Appennino, costituito da un mosaico di 155.000 ettari a cavallo del crinale tosco-emiliano, per favorire la resilienza climatica, l’attrattività per il turismo sostenibile e il benessere delle comunità locali. Quest’anno ci sarà una fase di costruzione partecipata del Piano di Conservazione dell’Appennino Settentrionale, per condividere una vision complessiva, obiettivi specifici e strategie per la rigenerazione degli ecosistemi.

La partenza del progetto ‘Ape Toe Ripristino praterie e foreste dell’Appennino’ è prevista mercoledì 27 marzo 2024, dalle 11:00 alle 13:00 al Museo di San Giovanni a Fivizzano (Massa-Carrara), nell’incontro promosso da Legambiente e Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano insieme agli 8 partner istituzionali. Il convegno, al quale sono invitati cittadini e portatori d’interessi, dopo le conclusione di Marco Bussone Presidente Nazionale dell’Uncem, sarà sottoscritto il protocollo d’Intesa tra i Partner del progetto, mentre nel pomeriggio si svolgerà il primo Gruppo di Lavoro che programmerà ed avvierà questa interessante iniziativa.

“I protagonisti del Piano – commenta Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree protette di Legambiente – saranno i partner e tutti i portatori di interessi del territorio che saranno coinvolti nel processo di decisione attraverso Forum territoriali permanenti. È una fase importante che metterà le basi per successive opportunità di finanziamento degli interventi di restauro dei paesaggi, e una concreta occasione per invertire l’abbandono dell’Appennino.”

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