Oggi a Novellara, in forma strettamente privata, i funerali di Saman Abbas, la 18enne di origine pakistana scomparsa nell’aprile del 2021 e il cui cadavere è stato trovato nel novembre del 2022, uccisa per essersi opposta ad un matrimonio forzato.

Nella giornata di lutto cittadino proclamato dal Comune di Novellara, il breve commiato celebrato da Yassine Lafram, presidente dell’Unione delle comunità islamiche d’Italia, nella sua veste di imān, alla presenza del fratello di Saman – che con la sua testimonianza ha portato alla condanna all’ergastolo del padre e della madre come mandanti del delitto, e a 14 anni lo zio -, del prefetto Maria Rita Cocciufa, del sindaco Elena Carletti, in rappresentanza delle istituzioni pubbliche, oltre ad alcuni esponenti della comunità islamica locale.

SAMA ABBAS 18/12/2002 – 01/05/2021: quanto scritto sulla lapide realizzata dal Comune. “Sei sempre stata la sorella più forte e coraggiosa. Mi mancherai ogni giorno, ogni momento, ogni notte” la frase scelta dal fratello di Saman, per la stele posata accanto alla tomba, tumulata tra quella di Augusto Daolio e l’area dedicata ai bambini.

In serata il saluto collettivo alla ragazza da parte della comunità di Novellara, con una fiaccolata partita proprio dal cimitero  e diretta in piazza Unità d’Italia, dove si contavano circa 400 persone, con tappa al monumento dei Caduti per collocare un ritratto di Saman – donato dalle fotografe del gruppo ‘Fuori fuoco’ al Comune e realizzato con centinaia di immagini di donne reggiane – la deposizione di una corona di fiori e la recita di preghiere cattoliche, islamiche, sikh, indù e ortodosse.

 

 

 

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