Accade domani – martedì 26 marzo – all’Ipsia Fermo Corni di Modena, dove dalle 10 alle 12 è in programma un’iniziativa intitolata “9 gennaio 1950 – l’eco della protesta”.

«Il Corni è stato individuato come ponte ideale tra la manifattura modenese di 75 anni fa e quella di oggi – spiegano Cgil Cisl Uil, promotori dell’evento insieme al Comune di Modena –Domani i ragazzi reinterpretano i fatti del 9 gennaio 1950 attraverso la produzione di tre oggetti: una lampada, un portachiavi e un segnalibro. Ciascuno di essi ha un significato che sarà spiegato dagli stessi studenti e dai docenti che li hanno accompagnati in questo progetto finalizzato a trasmettere alle giovani generazioni la memoria di quanto accadde a Modena 74 anni fa».

Domani al Corni intervengono anche Arturo Ghinelli, nipote di Arturo Malagoli (una delle sei vittime dell’eccidio delle Fonderie) e il vicesindaco di Modena Gianpietro Cavazza.

Al termine i sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil premieranno con una borsa di studio le tre classi del Corni coinvolte nel progetto.

 

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