Il personale del NAS di Bologna, negli ultimi mesi ha intensificato un’attività di controllo nel comparto della ristorazione tipica felsinea. Nel corso dei controlli sono state rilevate numerose criticità in alcuni ristoranti rinomati della provincia.

In particolare, nel centro storico di Bologna, a causa di una cattiva gestione degli spazi, veniva riscontrato uno scorretto stoccaggio di vini in una tromba fumaria dismessa dalla quale accedevano grossi insetti (quali cavallette e coleotteri). Inoltre, gli spogliatoi riservati al personale venivano impiegati anche per stoccare detergenti chimici, bevande, piatti e alimenti e sono state rinvenute alcune decine di kg di carne e pasta fresca con scadenza superata da diversi mesi.

In un ristorante della Valsamoggia, si ravvisavano critiche condizioni igieniche e strutturali della cucina, con fornelli arrugginiti, cappe sporche e percolanti, intonaci dei soffitti e delle pareti scrostate e cadenti sulle lavorazioni sottostanti. Si rinvenivano inoltre prodotti per diete speciali “senza glutine” conservati congiuntamente a paste di grano duro convenzionali. Infine veniva trovato pane recuperato dai tavoli dei clienti (che presentava vistosi morsi), messo a seccare per la successiva produzione di pan grattato da usare in cucina.

Nella zona pedemontana della provincia, nel comune di Sasso Marconi, per le gravissime criticità ravvisate, previa segnalazione all’A.U.S.L. di Bologna, venivano immediatamente sospese le attività di 2 ristoranti storici:

nel primo, i militari potevano constatare una presenza abnorme di insetti e ragnatele in tutti gli ambienti di deposito, cucina e lavorazione degli alimenti, rilevando anche la presenza di un gatto e di un cane che potevano entrare e circolare liberamente in tutti gli ambienti, a ridosso degli alimenti e delle pietanze in preparazione. Oltre a ravvisare, anche in questo caso, pane già parzialmente consumato e recuperato dai tavoli dei clienti messo a seccare, si poteva appurare una pesante infestazione di topi con presenza di escrementi nei locali di deposito e di lavorazione dei cibi. Infine si rinveniva un ampio deposito di alimenti e bevande, allestito abusivamente in un decadente ampio garage, all’interno del quale, tra le altre cose, trovavano stoccaggio vecchie mobilie, rifiuti e un decespugliatore.

Nel secondo esercizio, invece, si accertava lo stoccaggio promiscuo di rifiuti, salumi, bevande, legname all’interno di garage e di scantinati mal ridotti. Tutti gli ambienti erano molto sporchi, le murature compromesse da muffe ed infiltrazioni, che andavano a contaminare sacchi di farina stoccati a ridosso. Anche in questo caso veniva ravvisata un’importante infestazione di roditori che avevano rosicchiato alcuni sacchi di farina, lasciando nei loro dintorni numerose deiezioni. Inoltre, una cantina era stata convertita “artigianalmente” in cella frigorifera per vini e bevande, previa coibentazione interna realizzata ricoprendo le pareti con vecchie ed usurate lastre di Eternit in amianto.

Presso una rinomata e storica trattoria sui colli, venivano ravvisate critiche condizioni igienico-sanitarie sia in cucina che nei locali dispensa, con polvere, ragnatele e intonaci cadenti ovunque. Venivano inoltre sequestrati oltre 100 kg di carne scaduta. Nel locale destinato allo stoccaggio delle bottiglie di acque minerali e delle scorte di stoviglie e pentolame, veniva rinvenuto un topo morto a riscontro di un’importante infestazione di roditori. Pertanto, anche questo esercizio veniva immediatamente sospeso dalla competente AUSL.

Nel complesso, sono stati sottoposti a sequestro e distrutti alimenti per un valore di circa 5.000 euro ed elevate sanzioni amministrative per un totale di 20.000 euro.

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