Presentazione dei piani da parte dei possibili investitori, Tecnomeccanica e Niche Fusina; sintesi delle offerte e prossime tappe della vertenza; infine, la comunicazione, martedì prossimo (12 marzo), dell’investitore che riceverà l’esclusiva per finalizzare l’operazione di cessione. Questo quanto definito dall’incontro convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy riguardo al destino dello stabilimento Marelli di Crevalcore (Bologna).

“E’ stato un passo in avanti molto importante – hanno commentato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore allo Sviluppo Economico, Vincenzo Colla-. Le due realtà interessate ci hanno messo la faccia, venendo al tavolo con i loro massimi rappresentanti: un segnale di responsabilità e serietà. Usciamo da questo incontro rinfrancati- proseguono presidente e assessore- e, lasciando tutto lo spazio necessario alle dovute valutazioni per definire chi sarà il soggetto che avrà il confronto in esclusiva, possiamo dire che entrambe presentano tutte le condizioni per andare verso una soluzione concreta. Siamo passati, dunque, dall’annuncio della chiusura dello stabilimento a una soluzione industriale: è quello che ci auguravamo come istituzioni. Ora-proseguono Colla e Bonaccini-ci sono le condizioni perché la Regione confermi la propria disponibilità ad accompagnare il progetto industriale, naturalmente a patto che qualsiasi soluzione venga condivisa anche dalle organizzazioni sindacali e dei lavoratori. I progetti presentati, infatti, sono seri e prevedono investimenti per il sito di Crevalcore, entrambi con una soluzione sociale importante. Merito dell’iniziativa delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori che hanno dimostrato fermezza e serietà in questi mesi così difficili, così come della positiva collaborazione con le istituzioni locali. Abbiamo apprezzato- concludono Bonaccini e Colla- anche la presenza e la disponibilità data da Invitalia. Domani ci sarà anche un primo confronto tra Marelli e sindacati per iniziare a discutere il piano sociale annunciato da Marelli”.

L’offerta di Tecnomeccanica Spa, azienda piemontese attiva nel settore dell’alluminio pressofuso, prevede fusione e lavorazione dell’alluminio ed è stata illustrata dall’amministratore delegato Simone Ferrucci; quella di Niche Fusina Rolled Products Srl (che fa capo al gruppo statunitense DADA), azienda veneta che produce laminati di alluminio, ne prevede solo la fusione ed è stata presentata dall’amministratore delegato Vincenzo Zinni.

Ora le parti coinvolte esamineranno con attenzione i piani presentati, per dare poi una valutazione.

I passi successivi

Entro fine marzo/inizio aprile, la Marelli e le organizzazioni sindacali definiranno il piano sociale per i lavoratori che non rientrano nella cessione del ramo d’azienda; verranno identificati quelli che invece confluiranno e ci sarà l’allineamento/condivisione tra investitore e organizzazioni sindacali. Entro fine aprile/inizio maggio, se l’esclusiva andrà a Tecnomeccanica, Invitalia eseguirà le due diligence per confermare il supporto richiesto; ci sarà la “finalizzazione” dei terms and conditions e la definizione del ramo d’azienda. Entro fine maggio/inizio giugno, infine, se le operazioni precedenti saranno andate a buon fine, ci sarà il subentro.

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