Si è tenuto ieri pomeriggio l’incontro tra i sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola e Snals-Confsal di Modena e regionali e il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale Bruno Di Palma che per l’occasione era affiancato dal nuovo Dirigente dell’ambito territoriale modenese, Giuseppe Schena.

L’incontro era stato richiesto nei giorni scorsi dopo quanto emerso nel corso dell’assemblea sindacale del 5 febbraio e, nelle intenzioni dei sindacati aveva la finalità di fare il punto su quanto sta accadendo in queste settimane, e più nello specifico sul clima che si è determinato tra i lavoratori e tra tutta la comunità educante intorno alla vicenda dell’Ites Barozzi di Modena. Clima che, come abbiamo avuto modo di sottolineare è particolarmente difficile, certamente non adatto ad affrontare una situazione che ha assunto contorni che vanno ben oltre gli aspetti formali.

“Siamo convinti che bisogna operare per ripristinare serenità e fiducia tra il personale della scuola, e anche tra il personale, gli studenti, le loro famiglie – affermano i sindacalisti –  ma affinché ciò possa avvenire realmente è necessario che vengano ripristinate quelle condizioni, essenziali e fondamentali, di partecipazione democratica, di discussione e di confronto, che, pur nel rispetto delle diverse posizioni, devono poter essere libere e franche, e non oggetto di stigmatizzazione o di reprimende”.

Anche per questo motivo, l’intervento di un’azione ispettiva, annunciata dal vice direttore generale, è non solo necessaria ma deve essere l’occasione per approfondire fatti e comportamenti intervenuti nel corso di queste settimane.

Su questa vicenda, infatti, ci sono tanti aspetti formali (sui quali provare ad andare oltre), ma c’è anche un corollario – rilevantissimo e determinante – di fatti e di interventi che hanno avuto un peso e che debbono essere opportunamente considerati, a maggior ragione se consideriamo il luogo in cui tutto ciò si è verificato, ovvero la scuola che per eccellenza è il luogo del dialogo e dell’esercizio del pensiero critico.

Per questo sono necessari tempi certi e rapidi, spegnendo tensioni e garantendo la necessaria serenità a tutte le persone coinvolte.

Confermiamo, infine, la nostra adesione e il nostro sostegno all’appello promosso da RSU, rappresentanti degli studenti e dei genitori che sta circolando in queste ore e che invita ad una manifestazione “Per la scuola democratica” per il prossimo sabato 24 febbraio alle 15.30.

Una manifestazione che, come nelle intenzioni dei promotori, non sarà “contro” qualcuno ma vuole invece richiamare la necessità che dialettica e partecipazione vera ai momenti decisionali non siano solo un paravento formale, ma riacquistino dignità e vigore.

 

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