Ritornano per due giorni i provvedimenti anti-smog, anche a CarpiDopo una tregua di qualche giorno, tornano le misure emergenziali anti-smog: l’odierno bollettino dell’ARPAE registra infatti dati di inquinamento oltre i limiti di legge pertanto entrano in vigore domani, in tutte le province emiliano-romagnole, i provvedimenti previsti dal Piano regionale in caso di sforamento: le misure si applicano fino a venerdì 16 febbraio, giorno del prossimo rilevamento.

Ecco nel dettaglio i provvedimenti, riguardanti la circolazione ma anche il riscaldamento e altre attività.

AREA – Le misure valgono, per i veicoli individuati, dalle 8:30 alle 18:30 nell’area compresa fra le seguenti vie: tangenziale Losi, S.P. 413, tangenziale 12 luglio ‘44, Griduzza, Cavata, Secchia, cavalcavia Lama di Quartirolo, Lama di Quartirolo interna e Cattani.

VEICOLI – L’area è vietata a ciclomotori, motocicli e ogni veicolo alimentato a benzina o gasolio o gpl o metano, pre Euro e Euro1; ai diesel da Euro2 a Euro5; benzina Euro2. Inoltre a tutti i veicoli che hanno aderito al sistema “Move-In”.

PARCHEGGI – Le vie che delimitano l’area, e i parcheggi prospicienti, sono percorribili e accessibili, come le vie che dal perimetro permettono d’arrivare a questi parcheggi scambiatori: via Sigonio, raggiungibile soltanto da via Lama di Quartirolo percorrendo via Sigonio; via Ugo da Carpi, raggiungibile solo da via Cattani percorrendo via Ugo Da Carpi; via Peruzzi, raggiungibile solo dalla tangenziale tramite via Peruzzi fino al semaforo con piazzale Baracchi; piazzale Donatori di sangue, raggiungibile solo da via Molinari fino all’incrocio con piazzale Donatori; via Lago d’Idro: raggiungibili solo dalla rotatoria tra le vie 12 Luglio 1944 e Griduzza.

MOTORE SPENTO – Come sempre è vietato, su tutto il territorio comunale, tenere acceso il motore durante l’arresto, la sosta e la fermata, anche nelle aree private (p. es. esempio cortili di abitazioni) e private ad uso pubblico (p. es. parcheggi di esercizi commerciali).

RISCALDAMENTO E ALTRO – In aggiunta alle limitazioni strutturali per gli impianti di riscaldamento (per esempio utilizzo di biomasse combustibili solide), quando scattano le misure emergenziali sono vietati la combustione all’aperto di sterpaglie, residui di potatura, scarti vegetali di origine agricola, lo spandimento liquami.

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